L’episodio di cronaca nera di ieri sera martedì 16 ha sconvolto l’opinione pubblica di Formia e di tutto il comprensorio, molte le reazioni e anche le illazioni con ricostruzioni dell’accaduto che sono premature sino a quando la Polizia di Stato non fornirà un resoconto ufficiale.
Tra le tante reazioni affidiamo ai nostri lettori quelle della Chiesa diocesana.
L’Arcivescovo di Gaeta Mons. Luigi Vari in merito dichiara: “La notizia della morte di Romeo, un giovane di 17 anni, ha creato come prima reazione la considerazione che è troppo alto il prezzo della morte.
La notizia ha creato sconcerto e orrore nella nostra comunità, un senso di impotenza di fronte ad una violenza che sempre più spesso esplode nel cuore delle nostre città.
Tra l’altro, episodi di violenza tra ragazzi stanno avvenendo in tutta Italia.
Non lasciamo sole le famiglie coinvolte in questo dramma.
Siamo come spaesati al pensiero che alcuni di questi nostri ragazzi siano a volte irraggiungibili dalla vita e dalle proposte educative, ma la morte purtroppo li raggiunge.
Rivolgo una preghiera a voi ragazzi: lasciatevi raggiungere, anche se il nostro passo a volte è lento e il fiato è corto.
Abbiate consapevolezza dell’importanza della vita e che ogni azione ha delle conseguenze.
Il mio auspicio è che ora non si giochi allo scarica barile delle responsabilità.
Invito ancora una volta tutte le istituzioni di questo territorio così fragile a fare rete per eliminare le cause di drammi che spezzano la vita dei più giovani.
Infine, mi dispiace per la città di Formia che in questi mesi ha saputo coinvolgere centinaia di ragazzi in iniziative di volontariato promosse sia dal mondo ecclesiale che associativo.
Un abbraccio alle famiglie, che spero di incontrare, e una preghiera per Romeo e per tutti i giovani”.
Non possiamo non condividere quanto dichiara da parte sua Don Francesco Contestabile responsabile della Pastorale Giovanile dell’Arcidiocesi di Gaeta che commenta:
“Stasera a Formia l’assurdo ha preso piede, ci è venuta a prendere a schiaffi la realtà.
Un ragazzo è morto accoltellato, in un contesto ancora non chiarissimo… ma a cui la chiarezza non toglierà assurdità.
Un ragazzo è morto! Davanti a questo tutto è futile.
Domani tanti vorranno spiegarci il perché e il per come e ci diranno cosa bisognava fare. Ignorateli!
Domani mattina il sole sorgerà su vite già segnate da un solco profondo.
Non azzardate teorie su quello che avrebbe dovuto essere, perché il presente sarà già duro di suo per coloro che Romeo lo hanno conosciuto e amato e le nostre spiegazioni non richieste non aggiungeranno che sale su ferite aperte.
Se proprio desiderate guardate a quel che potrete essere, in prima persona, perché il sole di domani mattina illuminerà una città che si scopre fragile.
Ma non date ricette, perché non ce ne sono e non cambieranno il passato.
Domani mattina combatteremo con rabbia, odio e, peggio di tutto, le molte parole vuote.
E nessuno si senta distante, perché Formia è tutte le nostre città.
Vi propongo solo questo:
domani sogniamo di esserci senza resa, con dolore ma senza rassegnazione.
Dio ci sarà, cammina con noi e sta, ostinato, dalla parte di chi non cede, di chi cerca una strada nel deserto… in direzione ostinata e contraria”.
Infine don Maurizio Di Rienzo direttore delle Comunicazioni Sociali e responsabile dell’emittente diocesana Radio Civita InBlu:
“Questa sera a Formia è morto un giovane, accoltellato da un suo coetaneo.
Silenzio e preghiera.
Silenzio, perché le parole faticano a uscire, in radio ne usiamo tante, di ogni tipo e per ogni occasione.
Ma questa sera, ci hanno ucciso anche le parole.
Preghiera, per le famiglie coinvolte, per tutti i giovani, che la Madonna della Civita doni fede e consolazione”.