Al termine di una serata in discoteca il giovane si era recato a casa di amici e l’ultimo tuffo in piscina gli è stato fatale
MINTURNO – Un tuffo di testa in piscina, l’ultimo che non gli ha lasciato scampo. E’ morto così, durante una festa privata, tra pochi amici, Arcangelo Moscaritolo, 32enne di Minturno, molto conosciuto nella comunità del sud pontino in quanto figlio dell’ex maresciallo della stazione dei Carabinieri di Minturno. Il ragazzo lavorava come operatore sociosanitario presso la clinica privata di Formia “Casa del Sole”. Una serata iniziata come tante allegre serate d’estate tra giovani: prima divertimento con i compagni, poi in piscina a casa di amici a Formia in zona Santo Janni. Infine un tuffo che non gli ha lasciato scampo, avrebbe battuto la testa violentemente e nonostante i tentativi di rianimazione da parte degli operatori del Pronto Soccorso di Formia non ce l’ha fatta.
Ad esprimere il proprio cordoglio il sindaco del Comune di Minturno Gerardo Stefanelli: “La tua gioia di vivere irrefrenabile e contagiosa, il tuo sorriso grande e sincero, la tua generosità nei rapporti umani, la tua disponibilità verso le persone in difficoltà.
Tutto questo rende ancora più difficile accettare la tragica notizia con cui stamane e’ iniziata questa domenica agostana.
Mancherai Arcangelo Moscaritolo, che la terra sia lieve”.