È sempre più pesante il bilancio degli operatori sanitari vittime del coronavirus in Italia. I medici deceduti per l’epidemia di Covid-19 fino a sabato scorso 4 aprile sono ottanta. Sono invece venticinque gli infermieri del Servizio Sanitario Nazionale che hanno perso la vita. I contagiati sono arrivati a 5.500, rispetto agli ultimi dati di sei giorni fa 1.500 in più. Lo rende noto la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche – FNOPI indicando che quella degli infermieri è la categoria sanitaria che conta il maggior numero di positivi: il 52% di tutti gli operatori. In totale, stando agli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, sono 11.252 gli operatori sanitari contagiati. In omaggio a tutti loro – nostri eroi – chi scrive narra la storia della “Signora con la lampada”.
Il 12 maggio 1820 nasce a Firenze Florence Nightingale, nota come la signora della lanterna, pioniera delle scienze infermieristiche che propone per la prima volta l’organizzazione degli ospedali da campo. Nel 1854, allo scoppio della Guerra di Crimea, l’allora Ministro della Guerra inglese Sidney Herbert, conoscendo il suo impegno ed il suo valore, le chiede di organizzare un gruppo di infermiere volontarie per occuparsi dei feriti in Turchia. Florence accetta e parte per il fronte con 37 volontarie. Lo scenario che si presenta davanti a Florence, è terribile: oltre diecimila soldati in condizioni disumane, igiene inesistente, sovraffollamento, alimentazione e personale medico insufficiente. In questo contesto, a cui si aggiunge lo scetticismo dei militari, le 37 volontarie si dedicano giorno e notte alla cura dei feriti e dei malati. Munita di una lampada e di amore verso il prossimo, Florence offre conforto e assistenza ai militari inermi.
Da qui il nome di ‘Signora della Lampada’. La sua fama in patria cresce a dismisura e, ritiratasi in privato a causa della malattia, scrive molte opere sulle condizioni igieniche in guerra, sul sistema militare e sanitario. Quella più famosa è ‘Notes on Nursing’, scritta nel 1859 e tradotta in 11 lingue. Nel 1861, la sua malattia si aggrava, tanto da non permetterle più di camminare. Nel 1865 si trasferisce a Mayfair, dove muore il 13 agosto del 1910. La storia personale di Florence Nightingale si intreccia con quella della Croce Rossa. Infatti, Henry Dunant, padre fondatore della Croce Rossa, si ispira proprio al servizio di infermiere volontarie che la Nightingale organizza durante la Guerra di Crimea. Apre una scuola di addestramento per infermiere, la Training School of Nursing, dando così lustro alla professione infermieristica, fino ad allora ritenuta di secondo ordine. Nel 1883 la regina Vittoria conferisce a Miss Nightingale la Croce Rossa Reale. Il modo di costruire gli ospedali, di organizzare i reparti di ostetricia, di gestire le caserme cambia grazie a lei e al suo operato. Ancora oggi viene celebrata la Cerimonia della Lampada che rappresenta il sacrificio, l’abnegazione e lo spirito di servizio, principi che legano nel passaggio simbolico della ‘Luce’ le Infermiere Volontarie CRI alle neo diplomate. Una tradizione contraddistingue quella che è ancora l’attività odierna delle Infermiere Volontarie che ogni giorno ‘amano, lavorano, confortano e salvano’.