Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha affermato: “L’Unione Europea assicura dosi per raggiungere l’immunità a luglio”.
Secondo l’ultimo report, il rapporto positivi-tamponi è all’8,2%.
Sono 42 in più i posti occupati in terapia intensiva, aumentano di 462 unità i posti occupati nei reparti Covid nelle ultime 24 ore.
Il capo della Protezione civile a Genova con il commissario Figliuolo per l’apertura del maxi-hub vaccinale della Fiera.
Più di mezza Italia passa in zona rossa.
I dati di lunedì 29 marzo. Meno contagi con molti meno tamponi (156.692).
Il tasso di positività sale all’8,2% (ieri 7,2%), ma è lo stesso di lunedì scorso.
Superato il picco dei ricoveri ordinari della prima ondata. Aumentano le vittime: ci sono decessi pregressi
Sono 12.916 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri sono stati +19.611).
Sale così ad almeno 3.544.957 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia.
I decessi odierni sono 417 (ieri sono stati +297), per un totale di 108.350 vittime da febbraio 2020.
Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 2.870.614 e 19.725 quelle uscite oggi dall’incubo Covid (ieri +17.950).
Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 565.993, pari a -7.242 rispetto a ieri (+1.357 il giorno prima).
La flessione degli attuali positivi di oggi — con il segno meno davanti — dipende dal fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi.
I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 156.692, ovvero 115.938 in meno rispetto a ieri quando erano stati 272.630.
Mentre il tasso di positività è 8,2% (l’approssimazione di 8,242%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 8 sono risultati positivi; ieri era 7,2%.
Meno contagi in 24 ore rispetto a ieri, a fronte di molti meno tamponi.
E il rapporto di casi/test sale di un punto all’8,2% (succede sempre con meno tamponi), dal 7,2% di domenica.
Oggi la curva tocca il punto minimo della sua altalena, come di consueto, a causa del più basso numero di analisi della settimana (sono quelle processate domenica).
Per esempio, lo scorso lunedì 22 marzo sono stati registrati +13.846 con un tasso di positività dell’8,2%.
Lo scenario sembra stabile: la percentuale di positivi odierna è identica a quella di lunedì scorso.
A preoccupare è il dato delle vittime: in Italia il picco dei decessi dovrebbe arrivare in settimana, secondo il matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo «Mauro Picone» del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).
«Si prevede che il picco della curva dei decessi ridurrà il suo usuale ritardo da quello delle terapie intensive, se addirittura non lo anticiperà — spiega Sebastiani —. Questo grazie probabilmente agli effetti della campagna di vaccinazione delle categorie fragili».