Siamo giunti a 4.825 italiani deceduti per Covid-19. Cresce il numero dei guariti + 943, quindi in totale 6.072, ma purtroppo anche quello dei morti. Il bollettino della Protezione Civile nella conferenza stampa di oggi sabato 21 marzo sul Coronavirus in Italia evidenzia 793 decessi nelle ultime ore, quindi il totale delle vittime è di 4.825 persone. Per quanto riguarda i casi attuali, ci sono 42.681 contagiati, di cui 22.216 in isolamento domiciliare, 2.857 in terapia intensiva e 17.798 ricoverati. Quindi il totale dei casi è di 53.578. Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – ISS, Silvio Brusaferro, ha ripercorso gli aspetti emersi nel bollettino pubblicato ieri e ha aggiunto: “Questo virus è capace di creare quella forma di insufficienza respiratoria che sbilancia un equilibrio che veniva faticosamente mantenuto”.
E a proposito dell’ordinanza del Ministero della Salute spiega: “Credo sia un segnale forte che fa capire che il problema non è stato sufficientemente preso sul serio”. Il Capo del Dipartimento tra l’altro ha mostrato ottimismo: “Quando ci sarà il picco? Non ci sono dati scientifici ma tendenze. Comunque, le misure prese finora hanno dato risultati: il numero di positivi è frutto della circolazione del virus precedente alla stretta data”. A tal proposito il governo sta per optare per una nuova stretta. Il Ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha parlato dell’apertura di un bando per la creazione di una task-force di medici: “Facciamo un’altra operazione, mai fatta prima e necessaria. È una chiamata alle armi della sanità, a tutti i medici italiani per costituire una task force. La priorità ovviamente è sostenere la Lombardia, in difficoltà anche per quanto riguarda il numero di operatori sanitari. Questa operazione è fatta su base volontaria, poi sarà cura della Protezione Civile definire il modello autorizzativo con le amministrazioni di appartenenza”.
Boccia si è detto sicuro del fatto che arriveranno tante domande per aiutare le strutture sanitarie in questa fase emergenziale. E ha aggiunto: “Il governo si è fatto carico di questo grido d’allarme lanciato in primis dagli ospedali lombardi. Stiamo chiedendo di valutare di fare un salto ulteriore su un terreno non facile, ma che ha bisogno del loro coraggio”. In pagina avete modo di leggere la scheda della Regione Lazio aggiornata ad oggi. Il territorio diocesano di Gaeta ha registrato un’altra vittima a Fondi, una signora di sessantacinque anni del luogo. La città fondana sta vivendo una stagione difficile con il suo isolamento. Sappiamo che i sacerdoti diocesani e i diaconi permanenti che operano in città stanno facendo tutto quanto è in loro potere per alleviare il disagio e l’ansia dei loro fedeli. Auguri Fondi, noi siamo con te, con tutto il nostro cuore. E racconteremo il vostro disagio quotidianamente.