L’auto appena acquistata non funziona: il Giudice riconosce doppio risarcimento – Compra un’auto usata ma, dopo pochi chilometri, si accende la spia del motore in avaria, e la vettura smette di funzionare. È ciò che è accaduto, dove un consumatore, grazie all’aiuto dei legali di Confconsumatori con sede a Minturno e a Latina, è riuscito
a ottenere presso il Giudice di Pace un risarcimento di oltre 1.000 euro da parte della
concessionaria che gli aveva venduto un bene che presentava difetti di conformità, limitando
inoltre la sua libertà di movimento.

L’auto appena acquistata non funziona: il Giudice riconosce doppio risarcimento – LA VICENDA – Nel 2019, subito dopo aver acquistato l’auto a Sulmona e avere riscontrato il guasto, il cittadino si era
rivolto alla concessionaria per chiederne la riparazione: dopo averlo rassicurato
telefonicamente, il rivenditore si era è però rifiutato di farsi carico dei costi. A quel punto, per
poter continuare a utilizzare l’auto, l’uomo si è visto costretto a pagare di tasca propria le
spese del meccanico e, con l’assistenza di Confconsumatori, si è poi rivolto al Giudice di Pace di
Sulmona. Il Giudice – in forza del principio sancito sia dall’art. 1490 c.c. che dall’art. 130
del Codice del consumo in base al quale il venditore è tenuto a garantire che il bene venduto
sia immune da vizi che lo rendono inidoneo all’uso per cui è destinato – ha accolto le sue
istanze, sancendo la responsabilità del venditore nei confronti del consumatore per
qualsiasi difetto di conformità esistente al momento della consegna, condannando la
concessionaria a rimborsarlo di tutte le spese sostenute per la riparazione. Il Giudice di Pace,
inoltre, ha accolto anche la domanda risarcitoria non patrimoniale riconoscendo le limitazioni
subita dal consumatore alla sua libertà di movimento a causa dell’impossibilità di utilizzare la
vettura.