L’agenzia del farmaco della Norvegia ha registrato 23 morti, tra persone anziane e fragili, “associate alla vaccinazione anti-Covid” di Pfizer-BioNtech.
Lo si legge in una nota dell’agenzia, ripresa dal Guardian, secondo cui “reazioni comuni ai vaccini con mRNA, come febbre e nausea, potrebbero aver contribuito ad un esito fatale in alcuni pazienti fragili e anziani”.
La nota sottolinea inoltre che i trial sul vaccino non includevano “pazienti con malattie acute o instabili” e pochi over 85.
Pfizer e BioNTech stanno lavorando con l’agenzia del farmaco norvegese per indagare sui decessi di persone anziane associati alla vaccinazione anti-Covid.
Lo ha reso noto l’azienda farmaceutica americana, riporta Bloomberg.
L’ente di controllo norvegese, ha riferito Pfizer, ha rilevato che “il numero degli incidenti finora non è allarmante ed è in linea con le previsioni”.
Le reazioni allergiche ai vaccini – rileva ancora Bloomberg – sono state finora rare.
Negli Stati Uniti le autorità sanitarie hanno segnalato 21 casi di reazioni allergiche gravi dal 14 al 23 dicembre dopo la somministrazione di circa 1,9 milioni di dosi iniziali del vaccino sviluppato da Pfizer-BioNTech.
Ossia un’incidenza di 11,1 casi per milione di dosi, secondo i Centers for Disease Control and Prevention.
Sin qui quanto riportato dall’Agenzia italiana ANSA ma nell’opinione pubblica i timori crescono, giustamente.