Contro la violenza sulle donne: dalla Regione 500mila euro per il contributo di libertà – Per le donne, sole o con figlie/i minori, che hanno subito violenza, indicate dalle Legali rappresentanti delle Case rifugio, dei Centri antiviolenza e delle Case di semi autonomia, operanti sul territorio della Regione Lazio.
Contro la violenza sulle donne: dalla Regione 500mila euro per il contributo di libertà – Un sostegno economico durante la delicatissima fase di conquista dell’autonomia personale dopo un percorso di fuoriuscita dalla violenza. Con Determinazione Dirigenziale n. G08009 del 20/06/2022 è stato approvato l’Avviso pubblico mediante procedura a sportello, relativo al Contributo di libertà.
Contro la violenza sulle donne: dalla Regione 500mila euro per il contributo di libertà – Il Contributo è rivolto alle donne, sole o con figlie/i minori, che hanno subito violenza, indicate dalle Legali rappresentanti delle Case rifugio, dei Centri antiviolenza e delle Case di semi autonomia, operanti sul territorio della Regione Lazio, al fine di riconoscere loro un sostegno economico durante la delicata fase di conquista dell’autonomia personale dopo un percorso di fuoriuscita dalla violenza.
ARTICOLO CORRELATO – Reddito di libertà donne vittime di violenza: al via le domande:Inps ha pubblicato nella circolare 166 dell’8 novembre 2021, le istruzioni complete e il modello di richiesta per il reddito di libertà, un bonus economico destinato alle donne vittime di violenza , previsto dal DPCM del 17 dicembre 2020. Va richiesto per il tramite dei Comuni.Con il messaggio n. 4130 del 24.11.2021 viene comunicato anche il rilascio della procedura dedicata all’acquisizione delle domande per il Reddito di Libertà da parte degli operatori comunali, raggiungibile sul portale www.inps.it, all’interno del servizio online “Prestazioni Sociali”, selezionando tra i risultati il servizio “Prestazioni sociali: trasmissione domande, istruzioni e software”. Il servizio, già utilizzato dai Comuni per la trasmissione delle domande di Assegno al nucleo Familiare e Maternità, è accessibile dagli operatori comunali in possesso di SPID di livello 2 o superiore o di una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE), o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.