Cimici dei letti: dove si trovano e come difendersi – “Le cimici dei letti sono insetti emitteri, che si sono diffuse in tutto il mondo grazie all’odierno turismo e commercio tra i continenti.
Le specie che parassitano l’uomo sono la C.hemipterus e la Cimexlectularius.
Quest’ultima è la specie più diffusa nel nostro Paese, ha un aspetto appiattito dorso-ventralmente ed un profilo oviforme, di dimensioni 4-5x3mm, con un colore del corpo che varia dal giallo-marrone al rosso scuro (se hanno succhiato del sangue).
Il suo ciclo di sviluppo prevede un processo suddiviso in tre stadi evolutivi (uovo, neanide ed adulto), legato a temperature ambientali elevate (ottimali tra i 25 e i 35°C) e si svolge sempre in prossimità dei siti frequentati dall’ospite a sangue caldo, da cui le cimici possono ricavare la loro fonte trofica: il sangue (sono infatti ematofaghe).
La femmina depone da 20 a 50 uova alla volta (nel corso di tutta la vita sono tra 200 e le 500 uova) nelle anfrattuosità/asperità offerte dagli ambienti domestici e dall’arredamento (in particolare incollandole alle fibre tessili di imbottiture, cuciture dei materassi/poltrone, ecc.).
Anche la schiusa delle uova dipende dalla temperatura, inibita a valori superiori ai 37°C o inferiori ai 13°C.
La specie, a temperature ottimali, è molto longeva e gli adulti possono resistere anche per molti mesi (fino ad un anno) senza nutrirsi.
Le Cimici dei letti cercano l’ospite attirate dagli stimoli termo-chimici (temperatura e CO2), non odoriferi, esclusivamente nelle ore notturne con picchi prima dell’alba, pungendo più volte alla ricerca di un capillare, mentre nelle ore di luce rimane nascosta, aggregandosi in punti comuni, nelle anfrattuosità offerte dall’ambiente domestico (es. moquette, tappezzerie, anfratti della mobilia/letti, divani, poltrone, ecc.).
Interesse igienico-sanitario
Le problematiche legate all’uomo derivano dall’ematofagia e dalla capacità di infestare i locali in cui risiedano animali a sangue caldo:
in particolare le abitazioni (ad esempio le camere da letto, ed i salotti), i mezzi di trasporto (treni, traghetti ed autobus), gli alberghi, gli ostelli, le caserme e le carceri, ecc…
L’infestazione degli ambienti avviene per eventi del tutto accidentali, con il trasporto passivo del parassita tramite la biancheria (lenzuola, cuscini, federe), i bagagli (dopo un pernottamento in un ambiente infestato), oppure negli abiti nel caso dei senzatetto, dove le cimici compiono il ciclo di sviluppo.
Benché insetti ematofagi, le Cimici dei Letti non sembrano svolgere un ruolo importante come vettori di malattie dell’uomo.
Monitoraggio e trattamenti
Nonostante le punture possano per molte persone essere indolore, in altre sono in grado di provocare una reazione locale eritematosa dovuta all’inoculazione della saliva, con ponfi accompagnati da intenso prurito ed irritazione.
Poiché gli insetti ematofagi sono molti, è bene accertarsi dell’agente responsabile delle lesioni, attraverso un monitoraggio indiretto che può essere eseguito tramite l’utilizzo di trappole collanti o del nastro biadesivo posizionati nei punti critici (es. sotto il letto, vicino ai comodini, sulla pavimentazione, ecc.); anche un’analisi diligente del sacchetto dell’aspirapolvere elettrico, utilizzato attentamente su tutte le superfici con un tubo terminale a sezione ridotta (quindi con maggior potenza aspirante), può essere utile per accertare la presenza dell’insetto.
Un altro indice della presenza delle Cimici dei Letti è il ritrovamento di macchie color ruggine (sangue digerito) sulla biancheria e sui mobili chiari, dovute ai loro escrementi.
A questo proposito, nel caso di strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere (ad es. alberghi, pensioni, bed and breakfast, ostelli, ecc…), si consiglia che il personale delle pulizie sia adeguatamente formato al fine di scoprire le prime tracce degli insetti, svolgendo così un ruolo preventivo, prima di arrivare ad infestazioni di difficile soluzione.
Altri luoghi dove ricercarle sono ad esempio: le pieghe dei materassi, le fessure dei pavimenti e gli interstizi del mobilio, dietro le testate dei letti, dei comodini e dei quadri, sotto la carta da parati, sotto i battiscopa, in canali elettrici ed interruttori.
Nei locali delle abitazioni e nelle camere di alberghi le principali tipologie d’intervento sono:
- raccolta delle cimici tramite aspirazione: con aspirapolvere con filtro ad acqua o sacchetto (svuotandoli rispettivamente nello scarico del gabinetto o trattandoli con insetticidi prima dello smaltimento);
- trattamento termico: vista la sensibilità delle cimici a temp >45°C, usando un getto di vapore nei punti più critici;
- trattamento chimico: trattamento esteso a tutta la stanza oggetto dell’infestazione con antiparassitari. Da ripetere dopo 7-10 giorni, vista la difficoltà di raggiungere tutte le cimici e per la scarsa azione dei biocidi sulle uova.
Si consiglia di vietare l’accesso alle persone nelle stanze interessate dalla bonifica fino a quando non ne è stata accertata l’efficacia del trattamento.
Anche la biancheria ed i tendaggi dovranno sottostare a trattamenti a freddo, con temperature di -20°C da 2-3 ore a 1 giorno (dipenderà dalle dimensioni dell’oggetto) o con termo-lavaggi a temperature superiori ai 55°C.
Ricordiamo però che l’eliminazione delle cimici dei letti è molto difficile, pertanto si consiglia di far effettuare il trattamento solo da personale specializzato.
Bibliografia:
Capelli G., Montarsi F. e Maiolo G (2006) – Cimice dei letti: manuale per la prevenzione e la gestione dell’infestazione” – Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie – Legnaro (PD)
Dutto M. (2009) – “Igiene e sanità pubblica” – Edizioni medico scientifiche (TO)
Manfredini L. (2005) – “insetti e acari di importanza veterinaria e medica” – Mazzanti editori (VE)
Puccini V. e Tarsitano E. (2003) – “Parassitologia urbana” – Ed agricole (BO)“” Lo comunica il Comune di Venezia in una nota.