Anche il Comune di Fondi venerdì 10 febbraio renderà omaggio ai Martiri delle Foibe e dell’esodo istriano, giuliano e dalmata con una piccola, ma come ogni anno molto sentita, cerimonia.
La mattinata è organizzata dal Comitato 10 Febbraio Fondi, in collaborazione con il Comune di Fondi e Italia Nostra e vedrà la partecipazione di una piccola delegazione di studenti.
L’appuntamento è a partire dalle 11:00 in Piazza Martiri delle Foibe.
«Momenti di ricordo e commemorazione come quello di venerdì sono importantissimi per la nostra società – ricorda il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto – si tratta di un pensiero collettivo rivolto alle vittime dell’eccidio ma anche di un mezzo per promuovere una maggiore conoscenza e consapevolezza delle ragioni storiche che hanno portato l’umanità a commettere aberranti errori. Vicende storiche che sembrano relegate al passato ma che, purtroppo, per ragioni e con attori diversi, continuano a ripetersi. In occasione del 10 febbraio, la Città di Fondi, una delle prime in Italia a promuovere iniziative di commemorazione come la realizzazione di una targa e l’intitolazione di una Piazza ai Martiri delle Foibe, continuerà a fare la sua parte per riflettere e non dimenticare».
Dopo i saluti istituzionali interverranno due rappresentanti del Comitato 10 Febbraio Fondi e Italia Nostra. L’appuntamento è a partire dalle ore 11:00 in Piazza Martiri delle Foibe.
Per saperne di più sul Comitato
Il Comitato è nato successivamente alla promulgazione della Legge 92 del 30 marzo 2004 istitutiva del Giorno del Ricordo, e raccoglie soprattutto cittadini italiani che, pur senza avere un legame diretto o famigliare con le tragedie delle Foibe e dell’Esodo giuliano-dalmata, si accostano con particolare sensibilità a queste pagine di storia patria. Presente con i suoi Comitati in molte regioni d’Italia (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia – Romagna, Toscana, Umbria, Abruzzo, Lazio, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna), il C10F collabora con altre associazioni culturali, scuole ed amministrazioni locali interessate a svolgere momenti di approfondimento sulla storia del confine orientale italiano.
Al centro delle attività del Comitato, non soltanto solamente le dinamiche che condussero al massacro di 20.000 connazionali durante la stagione di terrore delle foibe ed al successivo esodo di 350.000 istriani, fiumani e dalmati, bensì anche la storia complessiva dell’italianità nell’Adriatico orientale e le prospettive per la salvaguardia dell’identità italiana in quelle terre.