PROVINCIA DI LATINA – Emilio Di Micco in una nota comunica: “La Provincia di Latina avrà bisogno di una classe dirigente che sia in grado di renderla protagonista di una nuova stagione di sviluppo e di crescita che vede coinvolti tutti i comuni del territorio, attraverso l’implementazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che rappresenta lo strumento per cogliere la grande occasione del Next Generation EU), come strumento di crescita e sviluppo per colmare le disuguaglianze territoriali sia a livello di servizi offerti ai cittadini che di infrastrutture.
Con l’obiettivo di coinvolgere in modo diretto gli enti locali, chiamati non soltanto a presentare proposte ma assumere un ruolo di primo piano nella realizzazione dei progetti, per non arrivare impreparati nel cogliere l’opportunità del Pnrr ma anche dei fondi UE messi a disposizione dalla nuova programmazione europea 2021 – 2027. A tal proposito, vi segnalo alcune proposte:
- Ragionare sulla possibilità di attivare uno sportello provinciale per offrire consulenza e formazione sul PNRR e Fondi UE rivolto ad imprese e cittadini;
- Creazione di una struttura di governance strategica dedicata al PNRR che preveda il coinvolgimento di figure specializzate sia per la gestione dei fondi che per lo sviluppo dei progetti, che avrà il compito di definire linee guida strategiche e di sistema in stretto accordo con gli Enti locali.
Le opportunità di finanziamenti europei sono una sfida per la politica, ma ciò rappresenta soprattutto una sfida culturale perché significa dover pensare a progetti che, attraverso l’aggregazione dei comuni, possano attirare sul territorio quella linfa vitale che occorre a migliorare la qualità della vita dei cittadini della provincia di Latina.
È indispensabile che ci siano convergenza e dialogo sia con le istituzioni (Governo, Regione e Comuni), sia con il mondo produttivo per una strategia territoriale coerente e condivisa al fine di prendere un treno in corsa che la nostra provincia non può permettersi di perdere. La sfida che ci attende è quindi quella di mettere a sistema tutte le opportunità che si aprono per saperle cogliere con programmazione, metodo e rigore. E non perderne nessuna. Gli investimenti che si possono attivare con queste risorse sono una leva di ripresa e di sviluppo essenziale per la nostra provincia e per il rilancio del nostro tessuto economico e sociale.
La cultura dell’innovazione, d’altronde, non può essere trasferita dall’alto, ma ha bisogno di essere “coltivata” nel tempo con l’aiuto di soggetti locali che investano e scommettano sul futuro della propria terra, al fine di incentivarne le ricadute positive. Le proposte illustrate in queste poche righe sono ambiziose, ma ho voluto approfittare di questo spazio nella speranza che possa contribuire a stimolare il dibattito pubblico, al fine di gettare le basi per un Piano di rilancio del nostro territorio, e che in prospettiva potrebbe creare opportunità e valore aggiunto per tutta la comunità provinciale al fine di costruire una nuova strategia per un ecosistema predisposto all’innovazione culturale, sociale e occupazionale.”