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La sostenibilità è diventata un tema chiave in tutti i settori economici e quello finanziario-assicurativo non fa eccezione. Le compagnie assicurative, oltre a proteggere dai rischi, svolgono un ruolo fondamentale come investitori istituzionali, orientando ingenti capitali. Gli individui che vogliono impegnarsi in prima persona per un futuro più sostenibile possono farlo anche attraverso la scelta della direzione dei loro investimenti. In questo articolo, scopriamo come capire se un prodotto di investimento assicurativo è sostenibile e come valutare le azioni concrete delle compagnie e conoscere le normative che ne regolano l’applicazione.

Cosa significa sostenibilità nei prodotti assicurativi?

Un prodotto assicurativo è considerato sostenibile quando rispetta i criteri ESG, ovvero:

Environmental (ambientali): riduzione delle emissioni di CO2, supporto a energie rinnovabili e altre attività finalizzate a contrastare il cambiamento climatico, esclusione di attività dannose per il clima e l’ambiente.

Social (sociali): promozione di uguaglianza, diritti umani, inclusione sociale e supporto a comunità locali.

Governance (gestionali): gestione aziendale trasparente e responsabile, lotta alla corruzione.

Questi criteri sono incorporati nei prodotti finanziari grazie al regolamento europeo SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation), che per aiutare gli investitori a orientarsi introduce uno standard obbligatorio nell’informativa sulla sostenibilità dei servizi finanziari e distingue tre categorie principali:

  • Prodotti che considerano i rischi di sostenibilità nelle decisioni di investimento ma senza promuoverli attivamente (art. 6)
  • Prodotti light green, ovvero che promuovono e/o integrano le caratteristiche ESG nelle loro strategie, anche se non ne fanno l’obiettivo principale (art. 8)
  • Prodotti dark green, ovvero che includono la sostenibilità fra i loro obiettivi principali (art. 9)

Esempi di prodotti ESG nel settore assicurativo-finanziario

Alcuni esempi di prodotti della prima categoria sono:

  • Polizze vita tradizionali con investimenti a basso rischio in settori industriali stabili, considerando l’impatto ambientale, ma senza escludere settori ad alta intensità di emissioni.
  • Polizze a gestione separata che includono strumenti finanziari non focalizzati su obiettivi di sostenibilità, ma che applicano filtri minimi contro attività ad alto impatto climatico.

Alcuni esempi di prodotti light green sono:

  • Polizze che integrano fondi classificati light green.
  • Fondi con esclusioni (es. settori del tabacco o armi) e selezione di aziende con punteggi ESG elevati accanto ad altre che non rispettano un punteggio minimo.

Alcuni esempi di prodotti dark green, infine, sono:

  • Polizze che investono esclusivamente in fondi dark green, ovvero in aziende che rispettano in toto i criteri ESG o hanno un rating ESG sopra un certo valore.
  • Polizze che investono in obbligazioni verdi (Green Bonds) per finanziare la transizione energetica.

Come verificare la sostenibilità di un prodotto di investimento assicurativo?

Per selezionare i prodotti di investimento assicurativo sostenibili per i propri investimenti è necessario fare alcune verifiche. Le compagnie assicurative e i broker sono tenuti a fornire tutte le informazioni sulla classificazione dei loro prodotti in termini di sostenibilità. Ecco cosa controllare:

  • la classificazione SFDR: un prodotto realmente sostenibile dovrebbe rientrare nelle categorie Art. 8 o Art. 9.
  • la documentazione precontrattuale: secondo la normativa europea, le compagnie sono tenute a specificare gli impatti ESG dei loro investimenti. I fondi sottostanti spesso hanno valutazioni ESG diverse. Una verifica indipendente può evitare di acquistare prodotti con investimenti non coerenti.
  • il rischio di greenwashing: le affermazioni di sostenibilità devono sempre essere supportate da certificazioni o metriche riconosciute di enti affidabili.
  • la trasparenza negli investimenti sottostanti: le polizze sostenibili sono legate a fondi che investono in settori chiave per la transizione ecologica ed escludono investimenti ad alto impatto, e queste informazioni si trovano nei documenti di investimento che descrivono gli asset presenti nei fondi sottostanti.
  • i rating ESG: In Italia e in Europa, le normative stanno rendendo obbligatoria una maggiore trasparenza sui prodotti finanziari sostenibili.

Oltre al regolamento SFDR, la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) dal 2024 richiede alle imprese di fornire report dettagliati sull’impatto ambientale e sociale delle loro attività. Questi strumenti normativi aiutano i consumatori a distinguere i prodotti effettivamente sostenibili da quelli che non lo sono.

Cosa possono fare le compagnie assicurative per rispettare i criteri ESG?

Le assicurazioni possono intraprendere azioni strategiche dirette e indirette, che riguardano i prodotti di investimento proposti ai clienti ma non solo:

  • Ridurre l’impronta di carbonio delle proprie attività quotidiane.
  • Rivedere le politiche di investimento escludendo settori con elevato impatto ambientale (es. combustibili fossili) e includendo attivi certificati ESG.
  • Promuovere prodotti per la resilienza climatica, offrendo polizze specifiche per la copertura dei rischi da catastrofi naturali, e contemporaneamente incoraggiando la consapevolezza, la prevenzione e l’adozione di tecnologie ecologiche.
  • Rafforzare la governance interna e formare i dipendenti sulle strategie ESG.

Non tutte queste attività sono direttamente verificabili dai clienti, a meno che la società non abbia un bilancio di sostenibilità consultabile. Negli altri casi, per le attività che non sono coperte da certificazioni ufficiali, ci si deve basare sulla comunicazione aziendale, facendo sempre attenzione ai segnali del greenwashing.

Perché scegliere prodotti di investimento assicurativo sostenibili?

Scegliere un prodotto di investimento sostenibile è un modo per fare la propria parte nel sostenere la transizione energetica, la lotta al cambiamento climatico e un mondo più equo e inclusivo, ma non solo. Ci sono anche ragioni finanziarie alla base di questa scelta:

  • Ridurre i rischi finanziari legati a settori in declino, come i combustibili fossili.
  • Offrire performance stabili grazie a investimenti in settori a lenta crescita ma resilienti, come le energie rinnovabili.
  • Promuovere una gestione aziendale responsabile e trasparente.

Qual è il livello di sostenibilità delle assicurazioni in Italia?

Secondo l’IVASS, oltre il 90% delle compagnie italiane ha integrato i criteri ESG nelle proprie politiche di investimento. Tuttavia, solo una minoranza offre prodotti completamente sostenibili (Art. 9). La maggior parte delle polizze è classificata come Art. 8 (light green), promuovendo caratteristiche ESG ma senza un focus esclusivo su obiettivi ambientali o sociali.

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