“Finalmente la commissione bilancio della Camera ha ascoltato il nostro appello e approvato un emendamento che consentirà, fino al 28 febbraio prossimo, di estendere le misure previste dal decreto Cura Italia ai lavoratori fragili, ridando loro di fatto le garanzie che erano previste fino al 15 ottobre per tutelare la loro salute, vista l’esposizione ad alto rischio di contagio da Covid-19”.
Lo afferma il segretario generale nazionale del sindacato CLAS, Davide Favero, che continua:
“Nelle scorse settimane il Segretario Nazionale di CLAS, Simona Rossi Querin, aveva più volte denunciato il vuoto normativo all’interno degli ultimi DPCM emessi dal presidente Conte, in merito ai cosiddetti “lavoratori fragili”, nello specifico per tutti coloro che, a causa della mansione svolta, sono impossibilitati a lavorare in smart working o essere adibiti a mansione alternativa. A tali lavoratori (portantini, addetti ai servizi di pulizia, commessi, addetti mensa, ecc.) non veniva, quindi, data una possibilità alternativa di lavoro necessaria a garantire la sicurezza della loro salute, lasciandoli quindi esposti ad un altissimo rischio di contagio da Covid-19, specie per coloro che operano in ospedali e strutture sanitarie. Molti di tali lavoratori sono stati contagiati durante lo svolgimento del lavoro ma erano stati ignorati dal governo. Da qui il nostro appello al ministro del lavoro, con apposita lettera inviata anche al Presidente del Consiglio, per colmare il vuoto normativo prevedendo forme di tutela. Siamo soddisfatti che anche per i lavoratori fragili siano state estese le necessarie forme di tutela. Nei mesi scorsi questo personale ha dovuto utilizzare ferie, permessi, malattia, aspettative etc per non rientrare al lavoro visto l’alto pericolo di contagio, oppure è stato costretto a rientrare mettendo a rischio, più di altri, la propria salute”.