Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione sanità, ha dichiarato: “Apprendo con soddisfazione la decisione della direzione regionale salute ed integrazione socio sanitaria del Lazio, nella persona del direttore Massimo Annicchiarico, di intervenire in merito all’organizzazione e programmazione della campagna vaccinale della Asl di Latina. Concordando, evidentemente, con i dubbi e le perplessità che ho espresso in merito, è stato chiesto alla Asl di Latina di fornire, con la massima urgenza, risposta rispetto all’organizzazione e programmazione della campagna vaccinale in provincia di Latina ed in particolare di rispondere rispetto agli Hub per le vaccinazioni Covid 19 del Goretti di Latina e di via Spaventola a Formia. Nelle nostre note avevamo sottolineato le potenzialità enormi di quei locali e la contestuale disattenzione da parte della Asl di metterli a regime in prospettiva dell’auspicato aumento nelle forniture delle dosi che interessano una platea crescente di persone. Parliamo di una struttura dotata di oltre 100 metri quadrati, distribuiti tutti su un piano, priva di barriere architettoniche. dotata di uno spazio aperto che potrebbe essere organizzato in modo organico ed ordinato con le attrezzature e le postazioni necessarie, con annessi servizi igienici per circa 30 metri quadrati, accessi diversificati che possono garantire il flusso degli utenti in modo separato ed ordinato in base all’entrata e all’uscita, nonché di un ampio parcheggio che non crea disagi anche sul piano della viabilità. Spazi che sono stati mortificati dalla noncuranza ed approssimazione della Asl di Latina. Il tema è che quella che è un Ferrari viene guidata alla stregua di una Cinquecento. Quello che avevamo chiesto alla Asl di Latina, che oggi per sua stessa ammissione effettua su due postazioni circa 13 inoculazioni l’ora, su un turno di sei ore, per un totale di circa 80 dosi al giorno, era se avesse ipotizzato la valorizzazione massima di quei locali, con oltre 100 metri quadrati a disposizione, magari pensando all’allestimento non di due ma di una dozzina di postazioni vaccinali, su ciascuna delle quali effettuare 4 somministrazioni ogni ora, su un turno h12, per un totale di circa 600 inoculazioni al giorno. Questo significa programmare, questo vuol dire non farsi trovare impreparati attuando una progressiva e lungimirante organizzazione che guardi al futuro, ovviamente a step, in linea con le dosi fornite alla Asl e compatibilmente con le risorse umane disponibili. I cittadini della provincia di Latina, non meritano tutto questo, non meritano burocrati che si limitano a fare il minimo indispensabile non rendendosi conto, e quello dell’Hub di via Spaventola è solo l’ennesimo esempio, la differenza tra risultati presunti e traguardi superati sta solo in una cosa, nel coraggio, nella capacità e nell’impegno a svolgere il proprio dovere, elementi che chi guida la Asl di Latina non ha”.