La scrittrice Chiara Valerio, uno dei migliori cervelli che abbia la “nostra” Scauri, comunica che il suo libro “La matematica è politica” viene ristampato per la quinta volta dalla sua uscita in libreria, il 25 agosto scorso.
Afferma: “Ne sono felice per me, per la casa editrice, e per tutti i matematici e i non matematici che leggendola mi hanno scritto. Fino a fine anno ne parlerò ancora, on line, su piattaforme di biblioteche pubbliche e delle università (tra l’altro per la mia Università, la Federico II, e anche per la Notte dei ricercatori, il 27 novembre prossimo, insieme, a Ulderico Dardano, che è stato mio professore di algebra, a Guido Trombetti, professore emerito di Analisi Matematica, e rettore mentre facevo il dottorato e che ha scritto libri divulgativi assai belli, e a Eleonora De Majo, all’assessore alla cultura di Napoli.
Insomma, nonostante non sia più una matematica da tanto tempo, evidentemente la matematica ha lasciato dentro di me un sentimento di comunità e una comunità vera e propria nella quale ho potuto riconoscermi.
Marguerite Yourcenar, nei taccuini di appunti alle Memorie di Adriano, scriveva una cosa che sempre mi ha lasciato inquieta, e ancora adesso, ma di cui percepisco il senso mano a mano che (fortunatamente) gli anni passano.
I nostri rapporti con gli altri non hanno che una durata, quando si è reso il servigio e compiuta l’opera cessano, passiamo ora ad altri argomenti. Questa è la frase così come me la ricordo”. Chiara Valerio tu sei tutti noi. Orgogliosi di Te.