La chiamano anche la settima arte, e non è un caso, perché il cinema, insieme ad architettura, musica, pittura, scultura, poesia e danza, è pura espressione del genio umano che unisce sapientemente talento, creatività ed emozionalità, in questo caso al servizio della narrazione. Il cinema, insomma, racconta, informa e distrae, toccando qualsiasi tematica, la maggior parte delle quali ha a che fare con l’uomo e con il suo vissuto, i suoi pensieri, i suoi incubi, i suoi sogni. Ma anche con i suoi passatempi, visto che di film incentrati sul poker ce ne sono tantissimi. Da Il giocatore – Rounders passando per un cult come La stangata, il cinema ha sempre dedicato ampio spazio a questo gioco, focalizzando l’attenzione sul pathos che si viene a creare tra una mano e l’altra; sull’imperturbabilità dei protagonisti seduti intorno al tavolo verde, osservabile attraverso le loro statiche espressioni facciali; sulla volontà dei giocatori di provare a superare se stessi sfidando con un bluff la fortuna. Tutto questo e molto altro ancora si può trovare in lungometraggi come The Cincinnati Kid, Le regole del gioco e Maverick, di tre epoche diverse – il primo è di fine anni ’60, il secondo è di fine anni ‘2000 e il terzo è di metà anni ’90 – ma poco importa, perché il poker viene sempre descritto per quello che è: un gioco non per tutti dove astuzia e strategia la fanno da padrone. E la lista non finisce qui.
Da non perdere: Molly’s Game e All In: The Poker Movie
Oltre a Deal, Lucky You e Cogan – Killing Them Softly ci sono molti altri film sul poker che meritano di essere menzionati. Tra questi c’è senza dubbio Molly’s Game, pellicola del 2017 che narra le gesta di Molly Bloom, la “Regina del Poker”, interpretata da una perfetta Jessica Chastain. Accanto lei è presente un cast hollywoodiano con pezzi da novanta come Idris Elba e Kevin Costner, la cui presenza dà grande spessore a una trama già di per sé incalzante che si caratterizza per continui colpi di scena. Da non perdere c’è poi All In: The Poker Movie, più che un film un docu-film, che racconta il poker in tutte le sue storiche sfaccettature. Dopo averlo visto si è in grado di capire qualcosa in più sul cosiddetto sogno americano, che passa anche attraverso questo gioco.
I grandi classici: da James Bond alla trilogia Ocean’s
Che il poker abbia da sempre un ruolo privilegiato nel cinema lo dimostra anche la sua presenza per nulla marginale in alcuni dei titoli più famosi di tutti i tempi. Basti pensare ai film della trilogia Ocean’s, che oltre a vedere i protagonisti impegnati in colpi milionari in alcuni dei casino più importanti del mondo, dedica spazio proprio al gioco del poker, in particolare quando Brad Pitt in Ocean’s Eleven cerca di insegnarlo ai suoi compagni di avventura, oppure al remake di Casino Royale in cui l’agente segreto 007 è alle prese con il famoso gioco di carte.
Una curiosità: in entrambi i titoli citati (così come in molte altre pellicole), a essere proposta sullo schermo è la versione no-limit hold’em del gioco del poker, una delle varianti più amate in assoluto non soltanto al cinema e nelle sale fisiche ma anche sulle piattaforme digitali che oggi permettono di accedere a tavoli virtuali sfruttando PC e dispositivi mobili connessi alla rete internet.
Un lungometraggio di nicchia
Rispetto ai titoli citati in precedenza, quello che segue probabilmente è poco conosciuto da parte del grande pubblico ma non per questo meno interessante: parliamo di High Roller: The Stu Ungar Story. Il protagonista è Stu “The Kid” Ungar, uno dei migliori giocatori di poker di sempre, la cui carriera è stata stroncata dalla prematura morte all’età di 45 anni. Qui non si parla solo di poker, ma anche dei “demoni” che tormentavano questo professionista condizionandone l’intera esistenza. La scelta da parte del regista di focalizzare l’attenzione anche sul lato umano della vicenda si dimostra vincente ed estremamente convincente.