Preposizionamento: il Mare, i furbetti e i bagnanti defraudati – I nostri lettori ci chiedono con sempre maggiore insistenza di intervenire con la forza dei media per facilitare la rimozione di atti e comportamenti odiosi e provocatori che ogni estate si pongono in atto sulle spiagge libere del nostro litorale. Il Capitano di Fregata Angelo Napolitano, comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Gaeta, è il nostro principale interlocutore.
Di che si tratta? Spieghiamo dove è il trucco posto in atto da coloro che ottengono in concessione delle spiagge libere. Nel contesto di ogni fascia costiera comunale debbono esserci dei tratti di spiaggia dove ogni bagnante può liberamente posizionarsi con teli da mare o ombrelloni di sua proprietà. Nel caso in cui desidera l’assistenza e il noleggio di materiale messo a disposizione dal personale che ha ottenuto la guardiania e la manutenzione del tratto di arenile ebbene provvederà a pagare quanto previsto dal tariffario.
Ma esiste un problema di fondo: il posizionamento. Le norme prevedono che i bagnanti mano a mano che giungono sull’arenile si posizionano. Ma la maggioranza dei concessionari alle prime luci dell’alba provvedono a occupare tutta l’area prossima al bagnasciuga. In passato abbiamo provveduto a fotografare al primo chiarore delle spiagge libere e queste apparivano perfettamente attrezzate, meglio degli stabilimenti balneari.
I bagnanti “fai da te” debbono accontentarsi di spazi liberi prossimi alla strada e di vedere il mare con il binocolo a meno che non vogliano pagare il noleggio di un ombrellone già posizionato. Se i militari del mare con le stellette (la Guardia Costiera) dovessero fare sopraluoghi all’alba rileverebbero tali difformità che sono contravvenzionabili. Basterebbe lanciare un’operazione preventiva a inizio stagione per far comprendere all’opinione pubblica che le norme e le ordinanze si rispettano. Nella nostra Repubblica deve imperare la certezza del diritto.