Minturno – Latina 20/12/2018, La Confconsumatori Latina e l’Associazione Pendolari Stazione Minturno Scauri, facendo seguito ai recenti esposti nei quali è stata denunciata in più sedi istituzionali la grave situazione di disagio e disservizio che tutti i pendolari della linea ferroviaria Roma – Napoli sono costretti a subire quotidianamente, rendono noto che in questi giorni sono state lanciate due petizioni online focalizzate in particolare sul problema annoso che i pendolari diretti alla stazione di Campoleone sono costretti a subire.
In particolare nella prima petizione si è denunciata la situazione del treno regionale 2380, con partenza da Napoli alle ore 05.00 e arrivo a Roma alle ore 07.30, sul quale i pendolari risultano essere ogni giorno sottoposti a gravi condizioni di disagio per sovraffollamento continuo e per l’impossibilità per circa 300 di essi diretti per lavoro alla stazione di Campoleone di poter raggiungere direttamente tale stazione. Infatti ogni giorno sono costretti a scendere nella stazione di Latina in attesa del successivo treno con fermata a Campoleone.
Con tale petizione si è proposto quindi il ripristino della fermata di Campoleone per il treno regionale 2380 soppressa con il cambio orario del dicembre 2016.
Nella seconda petizione, proprio nell’ottica di alleviare le gravi condizioni di disagio per sovraffollamento dei vari treni della fascia pendolare del mattino presto, si è chiesto – come si evince dai reclami e dagli esposti fatti dall’Associazione Pendolari Stazione Minturno-Scauri e Confconsumatori Latina – che il treno 12204, con partenza dalla stazione di Formia-Gaeta delle ore 05.57 e arrivo a Roma alle ore 07.48, venga arretrato con partenza dalla stazione di Sessa Aurunca, in modo da ridurre anche la condizione di sovraffollamento del treno regionale 2380.
Le due petizioni sono state dirette alla Regione Lazio, Regione Campania committenti del servizio di trasporto regionale ed a Trenitalia.
Le petizioni come i reclami e gli esposti sono una scelta che mira ad evidenziare puntualmente le singole criticità di un modello di trasporto da noi indicato inefficiente e inefficace prima ancora che andasse in vigore, ivi comprese sicurezza e qualità del servizio.
E questo anche perché le regioni Lazio e Campania che ci rappresentano quali “finanziatori” del servizio continuano a fare i “sordi”, limitandosi a snocciolare cifre che nulla hanno a che fare con le reali condizioni della mobilità, non solo della direttissima Roma-Napoli ma di quella regionale. Si invitano, pertanto, i pendolari e i viaggiatori in generale a fare i reclami per ogni disservizio e a firmare le petizioni a sostegno dei medesimi, in quanto proposte di soluzioni che sono la base per un confronto doveroso da parte delle regioni con le nostre associazioni.
I link alle petizioni: