“Sono trascorsi esattamente 365 giorni dalla fondazione di Minturno Libera – scrivono i coordinatori del movimento civico, Emilio Polidoro e Daniele Amitrano – , l’unico e solo movimento civico del territorio che da ormai un anno porta avanti una solida voce di opposizione all’Amministrazione in carica. Siamo un movimento di cittadini: uomini e donne minturnesi, professionisti, studenti, che sognano per il proprio paese un futuro diverso e per questo hanno deciso di mettersi in gioco. Siamo un movimento di idee: combattiamo contro la poca trasparenza, il clientelismo politico, la miopia nelle vedute, lo spreco di risorse economiche e umane in cose superflue, gli slogan senza alcun fondamento al solo scopo di ammaliare il popolo”. Durante questi 12 mesi abbiamo ricevuto tanti apprezzamenti e nuove adesioni, che ci hanno fatto capire che la strada intrapresa era quella giusta. E questo nonostante i tanti attacchi subiti, i dubbi, le insinuazioni. Ci hanno definiti haters, istigatori di odio, come se il pensiero critico dovesse essere qualcosa da recriminare, da combattere. Non hanno quasi mai replicato alle nostre note e quando lo hanno fatto le risposte sono state vaghe, generiche e non esaustive. Eppure di articoli ne abbiamo scritti davvero tanti. E sempre con i dovuti documenti alla mano”.
“Abbiamo iniziato parlandovi dell’aumento della tari 2019, circa il 7% (vogliamo ricordarlo perché tra poco vi diranno che è diminuita nel 2020, senza ricordarsi dell’aumento dell’anno precedente) – spiega il movimento – . Poi vi abbiamo illustrato i numerosi servizi mancanti della raccolta porta a porta, e ciò nonostante siano previsti nel capitolato speciale d’appalto (e quindi da noi tutti già pagati): le isole ecologiche mobili, il secondo giorno di ritiro del multimateriale anziché uno, i bidoni della differenziata sulle spiagge previsti sin dall’inizio ed installati solamente dopo il nostro intervento.
“E ancora – continuano i coordinatori – le poco attendibili percentuali di raccolta differenziata comunicate, o meglio sbandierate, come confermato proprio dall’Ufficio Igiene del Comune di Minturno. Vi abbiamo parlato dei tanti, troppi sprechi nel nostro Comune: delle biciclette a pedalata assistita per la polizia municipale pressoché inutilizzate, dei locali in disuso a piazza Giovanni Paolo II, del disavanzo di Solcare Minturnae, dello strano “volontariato retribuito” della vigilanza scolastica, Abbiamo posto l’attenzione pubblica sullo sfratto dai locali senza congruo preavviso ai danni della parrocchia dell’Immacolata ed in merito alla vicenda realizzato una raccolta firme che in pochi giorni ha visto la partecipazione di oltre 450 persone e per la quale attendiamo ancora una risposta. Vi abbiamo ricordato tutte le opere/obiettivi promessi, pubblicizzati e mai compiuti: il rifacimento di piazza San Leonardo a Tufo, la nuova scuola dell’infanzia a Marina, nuova piazza a Monte d’argento, la pista ciclabile. Da ultimo, la pressoché prevedibile mancata assegnazione della bandiera blu, tanto sdoganata durante le scorse elezioni, che ha condotto Minturno ad una candidatura allo sbaraglio e senza il sostegno di un valido progetto alle spalle”.
E incalzano Polidoro e Mitrano: “Vi abbiamo rivelato, nell’indignazione generale, come i nostri amministratori appena insediati si siano aumentati sin da subito del 20% le proprie indennità e aumentato del 60% circa l’aliquota dell’addizionale comunale (dallo 0,5% allo 0,8% in un colpo solo). Ma non siamo stati solo a recriminare. Tante sono state anche le proposte portate avanti: il MBB (Minturn baby bonus) per i nuovi nati, l’asilo nido comunale a Marina di Minturno, la rivisitazione delle fasce ISEE per il calcolo dell’importo dei ticket della mensa scolastica, la proposta di una menzione d’onore all’interno di piazza san Leonardo a Tufo alla scrittrice Melania Mazzucco che vi ha ambientato il romanzo vincitore del Premio Strega “Vita”, la realizzazione di una lista per il lavoro trasparente dalla quale attingere per l’assegnazione dei lavoratori preso le spiagge libere oppure per le aziende che lavorano per il comune (SOES, Del Prete, ecc. ecc.), la sistemazione degli scivoli per i disabili che non erano previsti nella prima bozza di restyling del lungomare”.
Infine il Gruppo Minturno Libera conclude la sua nota aprendo una porta sul futuro del movimento il quale continuerà a spendersi sulle battaglie intraprese e ne annuncia delle nuove:”tante altre proposte ancora devono arrivare. Tanto è già stato fatto ma tanto c’è ancora da fare. Lavoriamo affinché sempre più cittadini comprendano il nostro progetto e ci auguriamo che il nostro gruppo possa continuare a crescere, perché solamente uniti possiamo fare la differenza per il nostro territorio. MINTURNO LIBERA, Insieme”.