L’Associazione Pendolari Stazione Minturno Scauri e la Confconsumatori Latina, durante la mattina di lunedì 12 agosto 2019, hanno provveduto a richiedere chiarimenti e provvedimenti urgenti in merito a quanto appreso dai social network e mezzi di stampa relativamente alle dichiarazioni rilasciate dall’ex sindaco del Comune di Minturno Giuseppe Sardelli, in merito ad un presunto sversamento di liquami fognari che da anni si riverserebbe nel rio Recillo e quindi nello specchio di mare antistante.
Tra l’altro tale circostanza sarebbe direttamente confermata dal monitoraggio delle acque marine proprio dinanzi al detto specchio di mare durante il quale viene sistematicamente confermato lo stato di inquinamento, vedasi i rapporti Arpa e Goletta Verde che lo confermano da anni.
In particolare nell’articolo pubblicato da Latina Oggi Editoriale del 11/08/2019 si afferma testualmente: “Dopo il 2010 la fogna di via Sauzo è andata sempre più rovinandosi … infatti il liquame che fuoriesce si immette nel rio, che passa dall’ex mattatoio, dove attualmente c’è l’impianto di sollevamento di Acqualatina, un pozzo fatto intorno al 2000 ed alcuni uffici decentrati del comune. Detto pozzo si è inquinato a causa dei liquami di cui sopra …”, per poi riversarsi in mare attraverso il rio Recillo. Quanto sopra dichiarato è estremamente grave se confermato con evidenti profili di responsabilità penali e politiche a più livelli e protratte per oltre un decennio che avrebbero coinvolto anche più amministrazioni succedutesi nel tempo. Il tutto emerge durante una stagione estiva caratterizzata da continui allarmi di inquinamento delle acque marine (vedasi il famoso fenomeno della schiuma “oraria”), nonché dalle recenti conferme dell’inquinamento della zona antistante il rio Recillo con analisi dell’Arpa.
Siamo consapevoli che il problema dell’inquinamento del nostro mare riguarda l’intero Golfo di Gaeta e non è solo il rio Recillo l’unica causa di questo inquinamento, ma il sentire che da danni ci sono sversamenti fognari in mare conosciuti dalle diverse amministrazioni che si sono succedute nel tempo e dagli uffici amministrativi preposti, senza che questi abbiano posto in essere alcun provvedimento risolutivo stride profondamente con l’emergenza denunciata a più riprese in questa estate.
Con la nota inviata al Sindaco del Comune di Minturno, all’assessore all’Ambiente, alla società Acqualatina, alla Sto, al Presidente dell’Ato5 e al Prefetto di Latina, abbiamo chiesto agli organi politici riscontro in merito alle dette affermazioni, di verificarne la veridicità e di accertare le responsabilità che a più livelli si sarebbero prodotte, nonché porre in essere, diremo a questo punto immediatamente e in maniera emergenziale, tutte le opere necessarie per cessare questo enorme danno ambientale che lede ogni giorno la salute dei cittadini e l’immagine della nostra città.