Con apposito decreto ministeriale del giugno 2019 è stato dato il via alla sperimentazione dei veicoli elettrici individuali (micromobilità elettrica) nei centri abitati.
Per veicoli elettrici individuali il decreto prende in considerazione 4 tipologie: hoverboard, segway, monopattini elettrici e monowheel; per chi non fosse ferrato a riguardo diremo che gli hoverboard sono quei veicoli con due ruote piccole e asse orizzontale senza manubrio, i segway quelli con ruote più grandi, sempre ad asse orizzontale e manubrio, i monopattini sono quelli simili ai monopattini tradizionali ma dotati di motore elettrico e i monowheel veicoli monoruota.
Sia questi ultimi che gli hoverboard e i segway sono dotati di autobilanciamento che tiene in equilibrio il conducente attraverso il principio del giroscopio. Non ammessi veicoli dotati di sellino, il conducente dovrà stare in piedi.
I monowheel e gli hoverboard potranno circolare solo nelle aree pedonali e a velocità inferiori a 6 km/h. La limitazione riguarderà su questi percorsi anche i segway ed i monopattini. Segway e monopattini saranno ammessi anche su percorsi pedonali e ciclabili, piste ciclabili in sede propria e zone 30 e strade con limite di velocità di 30 km/h a velocità non superiore a 20 km/h. Tutti i veicoli dovranno essere dotati di dispositivo di autolimitazione di velocità configurabile per i limiti previsti, e riportare la prevista marcatura CE.
Gli utilizzatori saranno maggiorenni o anche minorenni ma con patente AM. Sono vietati trasporti di passeggeri, cose o traini.
I Comuni che aderiranno alla sperimentazione dovranno farlo con apposita delibera, individuando le vie dove è permessa la circolazione e apponendo apposita segnaletica. La sperimentazione durerà minimo uno e massimo due anni, poi si trarranno le conclusioni.
Fin qui il decreto, cui rimandiamo per le specifiche complete. Ora alcune considerazioni a riguardo.
E’ con ritardo che si pone una prima regolamentazione verso un fenomeno cui ancora non si è compresa la reale portata. I veicoli elettrici individuali (per ora elettrici, poi chissà) sono partiti con l’essere un dispositivo di svago e divertimento ma sono destinati in pochi anni a rivoluzionare il trasporto individuale urbano, con l’ ampliamento delle tipologie e con alcuni progressi tecnici cui inevitabilmente si arriverà a breve che li renderanno più comodi, maneggevoli e adatti a persone di ogni età.
La cautela e le limitazioni con cui si inizia sono destinate per forza di cose a lasciare il campo a più realistiche regolamentazioni. Non si capisce ad esempio perché le biciclette possano andare quasi ovunque e questi dispositivi abbiano forti restrizioni, o perché non debbano avere una sella. Quando verranno integrati in questi veicoli meccanismi per salire i gradini, come già si sta facendo in via sperimentale ciò rivoluzionerà la vita degli antichi borghi italiani, rendendoli accessibili a persone di ogni età e quindi rivitalizzandoli.
L’importante è comunque cominciare ad affrontare il fenomeno, e si auspica che la maggior parte dei Comuni del Golfo ed oltre si attrezzino per partecipare alla sperimentazione.
arch. Giuseppe Grassi
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