Majorana 1, il chip quantistico di Microsoft

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Il chip si chiama Majorana 1 in onore del grande fisico italiano

Microsoft ha annunciato la creazione del primo chip quantistico con qubit topologici. Siamo dunque più vicini alla realizzazione di computer quantistici in grado di fare calcoli a velocità oggi semplicemente impensabili. Secondo Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft, dovremmo aspettare solo pochi anni per vedere alla luce computer capaci di eseguire calcoli che attualmente richiederebbero decenni sui sistemi tradizionali e questo potrebbe sbloccare scoperte in medicina, chimica e in altri settori. Microsoft ha dato al chip il nome del fisico italiano Ettore Majorana.

Il chip Majorana 1 di Microsoft è in fase di sviluppo da quasi due decenni e si basa su una particella subatomica chiamata fermione di Majorana, la cui esistenza è stata teorizzata per la prima volta negli anni ’30. Questa particella ha proprietà che la rendono meno soggetta agli errori che affliggono i computer quantistici. Si tratta infatti del primo chip quantistico con qubit topologici. Un qbit (o bit quantistico) è l’unità fondamentale dell’informazione nei computer quantistici, ed è molto diverso dal classico bit che può essere solo 0 o 1. Un bit può trovarsi solo nella posizione 0 o 1 e mai contemporaneamente. Un qbit, al contrario, può trovarsi in uno stato di sovrapposizione di 0 e 1 simultaneamente e ciò apre scenari straordinari. Significa che, per certi tipi di problemi, un computer quantistico potrà esplorare molte soluzioni in parallelo, permettendo un’accelerazione esponenziale rispetto ai computer classici per alcune applicazioni.

Il cuore di Majorana 1 è un nuovo materiale chiamato topoconduttore. Tutti i qubit sono instabili, vanno facilmente incontro a errori casuali. I qubit topologici invece risultano più resistenti agli errori e più facili da controllare digitalmente. L’obiettivo finale di Microsoft è quello di creare un supercomputer quantistico in grado di risolvere problemi che oggi richiederebbero anni di calcolo anche con i più potenti supercomputer classici. Si aprirebbero porte per nuovi farmaci e innovazioni nel campo energetico.

Il chip è stato fabbricato nei laboratori Microsoft nello stato di Washington e in Danimarca.

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Pierluigi Larotonda
Laureato in Economia, ha collaborato col giornale web primaPrato, cronaca, e con Bisenziosette, settimanale carta stampata, occupandosi soprattutto di arte e libri. Ha scritto alcuni articoli culturali su Affari Italiani (2009). Conduce da molti anni il programma culturale Racconti Urbani su Radiocanale7 (arte, letteratura, storie metropolitane). Accanito lettore, tra i suoi libri l'almanacco calcistico NAZIONALI SENZA FILTRO (prefazione dell'osservatore tecnico azzurro del 2006, Giampiero Ceccarelli) e il saggio inchiesta IL DELITTO AMMATURO (presentato in Sala Stampa Camera dei Deputati l'8 novembre 2022 e con prefazione del giornalista Simone Di Meo). Ultimo volume pubblicato: Pali Azzurri, almanacco illustrato dei portieri della Nazionale italiana - prefazione di Giovanni Galli