La Confconsumatori Latina a firma di Franco Conte e l’Associazione Pendolari Stazione Minturno Scauri Direttissima Roma – Napoli con il suo portavoce Franco Valerio, hanno emesso un documento congiunto nel quale hanno evidenziato che “facendo seguito ai recenti esposti nei quali è stata denunciata in più sedi istituzionali la grave situazione di disagio e disservizio che tutti i pendolari della linea ferroviaria Roma – Napoli sono costretti a subire quotidianamente, rendono noto che in questi giorni sono state lanciate due petizioni online focalizzate in particolare sul problema annoso che i pendolari diretti alla stazione di Campoleone sono costretti a subire.
In particolare nella prima petizione si è denunciata la situazione del treno regionale 2380, con partenza da Napoli alle 5 e arrivo a Roma alle 7.30, sul quale i pendolari risultano essere ogni giorno sottoposti a gravi condizioni di disagio per sovraffollamento continuo e per l’impossibilità per circa trecento di essi diretti per lavoro alla stazione di Campoleone di poter raggiungere direttamente tale stazione. Infatti ogni giorno sono costretti a scendere nella stazione di Latina in attesa del successivo treno con fermata a Campoleone. Con tale petizione si è proposto quindi il ripristino della fermata di Campoleone per il treno regionale 2380 soppressa con il cambio orario del dicembre 2016”.
Quindi hanno presentato una seconda petizione, proprio nell’ottica di alleviare le gravi condizioni di disagio per sovraffollamento dei vari treni della fascia pendolare del mattino presto. “Si è chiesto – come si evince dai reclami e dagli esposti fatti dall’Associazione Pendolari Stazione Minturno – Scauri e Confconsumatori Latina – che il treno 12204, con partenza dalla stazione di Formia – Gaeta delle 5.57 e arrivo a Roma alle ore 7.48, venga arretrato con partenza dalla stazione di Sessa Aurunca, in modo da ridurre anche la condizione di sovraffollamento del treno regionale 2380”.
Le due petizioni sono state dirette alla Regione Lazio, Regione Campania committenti del servizio di trasporto regionale e a Trenitalia. Le petizioni come i reclami e gli esposti sono una scelta che mira a evidenziare puntualmente le singole criticità di un modello di trasporto da noi indicato inefficiente e inefficace prima ancora che andasse in vigore, ivi comprese sicurezza e qualità del servizio. E questo anche perché le regioni Lazio e Campania che ci rappresentano quali “finanziatori” del servizio continuano a fare i “sordi”, limitandosi a snocciolare cifre che nulla hanno a che fare con le reali condizioni della mobilità, non solo della direttissima Roma – Napoli ma di quella regionale”.
Franco Conte e Franco Valerio invitano, pertanto, i pendolari e i viaggiatori in generale a fare i reclami per ogni disservizio e a firmare le petizioni a sostegno dei medesimi, in quanto proposte di soluzioni che sono la base per un confronto doveroso da parte delle Regioni con le associazioni che rappresentano.