Enrico Medi (Porto Recanati, 26 aprile 1911 – Roma, 26 maggio 1974) è stato un fisico, politico e accademico italiano.
Il grande scienzato, innamorato dell’Eucarestia, proclamato Servo di Dio ha scritto una nobile riflessione dedicata ai sacerdoti.
L’ha ripresa padre Adeodato Carollo e chi scrive la riprende a sua volta dedicandola a tutti i sacerdoti al termine di questo periodo intenso liturgicamente.
Il servo di Dio Enrico Medi scrive: “Sacerdoti, io non sono un Prete e non sono mai stato degno neppure di fare il chierichetto. Sappiate che mi sono sempre chiesto come fate voi a vivere dopo aver detto Messa.
Ogni giorno avete Dio tra le vostre mani.
Come diceva il gran re San Luigi di Francia, avete «nelle vostre mani il re dei Cieli, ai vostri piedi il re della terra».
Ogni giorno avete una potenza che Michele Arcangelo non ha.
Con le vostre parole trasformate la sostanza di un pezzo di pane in quella del Corpo di Gesù Cristo in persona.
Voi obbligate Dio a scendere in terra! Siete grandi! Siete creature immense! Le più potenti che possano esistere.
Chi dice che avete energie angeliche, in un certo senso, si può dire che sbaglia per difetto.
Sacerdoti, vi scongiuriamo: Siate santi! Se siete santi voi, noi siamo salvi.
Se non siete santi voi, noi siamo perduti!
Sacerdoti, noi vi vogliamo ai piedi dell’Altare.
A costruire opere, fabbriche, giornali, lavoro, a correre qua e là in Lambretta o in Millecento, siamo capaci noi.
Ma a rendere Cristo presente e a rimettere i peccati, siete capaci solo voi!
Siate accanto all’Altare. Andate a tenere compagnia al Signore. […]
A tutti, anche a noi, ma in particolare a te, sacerdote, dice di continuo: «Tienimi compagnia. Dimmi una parola. Dammi un sorriso. Ricordati che t’amo. Dimmi soltanto “Amore mio, ti voglio bene”: ti coprirò di ogni consolazione e di ogni conforto» […].
13Tu, Pasquale Scipione, Clara Pia Corrente e altri 10Commenti: 3
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