“Il momento che affrontiamo è davvero difficile: persone in cassa integrazione, persone che hanno perso il lavoro, imprese che, nella migliore delle ipotesi, ripartiranno con molta difficoltà. Siamo di fronte a bisogni reali sempre più pressanti e che necessitano di interventi urgenti e davvero efficaci. Noi di LEFT Formia riteniamo che il fondo “Post Fata Resurgo” non sia la vera risposta ai bisogni dei formiani e delle formiane. La motivazione è stata ampiamente discussa dal consigliere
Marciano durante la seduta di Consiglio Comunale: le entrate su cui l’intero bilancio si poggia sono a dir poco fantasiose. Si prevede, giusto per fare un esempio, un introito da tassa di soggiorno addirittura maggiore rispetto all’anno scorso. Ma ci chiediamo chi quest’anno possa poter venire nella nostra città. Quindi, a non voler considerare anche altre entrate che, inevitabilmente, non saranno quelle dell’anno scorso (TOSAP, visto che non c’è chi occupa il suolo pubblico, le rette
degli asili nido che al momento sono chiusi, le multe, visto che, giustamente, non si fanno ed entrate simili) appare evidente fin da subito come le basi economiche su cui è stato costituito questo fondo siano fragili e che lo stesso rischi di essere un pozzo da cui, poi, attingere in caso di difficoltà economica da parte del Comune. Per questi motivi, noi di LEFT Formia vogliamo responsabilmente proporre al Comune misure che aiutino subito e concretamente le persone: sospensione e rinvio delle scadenze dei tributi comunali per famiglie ed imprese in difficoltà; l’istituzione immediata del banco alimentare al fine di
soddisfare i bisogni alimentari di quelle persone che non rientrano nel provvedimento del “bonus spesa” e di premiare, simultaneamente, quegli esercizi commerciali che, donando, di fatto, impattano meno sull’ambiente producendo meno immondizia. A proposito del “bonus spesa”, poi, ci teniamo a porre un ulteriore invito nei confronti dell’amministrazione comunale di Formia: bisogna rivedere nuovamente i criteri di assegnazione del bonus. Questi, infatti, ancora così rigidi non tengono conto delle reali condizioni di vita delle nostre famiglie non consentendo, pertanto, di aiutarle nonostante lo stato di effettivo bisogno. L’amministrazione comunale ci ascolti, venga incontro alle famiglie, alle imprese, alle persone in difficoltà perché qui non si parla soltanto di numeri, ma si parla di persone e di vite al tempo di un’emergenza sanitaria dalla forte connotazione sociale”.
Coordinamento LEFT Formia.