Riferisce l’evangelista Giovanni: “Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto”. I sacri vangeli ci parlano della vita di Gesù e del suo rapporto con gli elementi fondamentali della nostra vita quotidiana. Ogni sacerdote cattolico ripete ogni anno per la sua comunità il gesto quaresimale della lavanda dei piedi. E tale memoria è venuta alla mente di chi scrive giornalista cattolico, ordinato diacono, quando ha letto il testo arcivescovile di Gaeta datato 4 marzo a firma del vicario generale Mons. Mariano Parisella in nome e per conto del vescovo ordinario Mons. Luigi Vari: “Carissimi confratelli, a seguito delle ultime determinazioni del Governo italiano per far fronte all’emergenza legata al Coronavirus, su mandato dell’Arcivescovo, si stabilisce che da oggi fino al 15 marzo sono annullate tutte le iniziative di carattere diocesano; il catechismo e altre attività legate soprattutto ai ragazzi sono sospese. Si ribadiscono le attenzioni già precedentemente comunicate, cioè: svuotare le acquasantiere, distribuire la comunione sulla mano, sospendere il segno di pace, attenzioni che precedentemente erano suggerimenti, ora diventano obbligatorie. Non sono sospese le celebrazioni liturgiche parrocchiali, in caso di problematicità consultare l’Ordinario. Certamente tutto ciò rappresenta un sacrificio, ma nessuno può sottrarsi al senso di responsabilità cui si è chiamati in questo momento. Un cordiale saluto in Cristo”. Disposizioni inevitabili, in sintonia con i provvedimenti precauzionali nazionali e locali.
Il sindaco del Comune di Minturno Gerardo Stefanelli nel frattempo comunica due provvedimenti. Il primo rivoluzionario: “Nella seduta di oggi la giunta comunale ha approvato il regolamento per consentire che siano svolte le sedute di Giunta in video e audio conferenza assicurando la piena operatività dell’organo di Governo del Comune anche in caso di impossibilità della compresenza fisica dei singoli componenti nello stesso luogo”. Il secondo: “Vi informo che per reperire personale sanitario da destinare al pronto soccorso di Formia onde poter rispondere al meglio alle esigenze contingenti, dal 5 al 22 marzo 2020 il PAT di Minturno sarà aperto dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Per necessità di assistenza medica durante le ore notturne, a seconda dello stato di gravità, potrete rivolgervi alla centrale operativa 118 o al servizio di guardia medica”. Come non condividere, nel contempo, le riflessioni del primo cittadino che fa sue le parole del docente universitario Francesco Mazzucotelli: “Ringraziamo ed apprezziamo ogni giorno quello che abbiamo! Se fossimo una società seria, se fossimo una società matura, seppur con tutta la giusta e comprensibile preoccupazione, l’epidemia di coronavirus potrebbe essere un’occasione per riflettere su quante cose diamo per ovvie e per scontate senza che lo siano per davvero. Potremmo per esempio riflettere sulla fortuna che abbiamo ogni giorno di poterci spostare liberamente, decidere liberamente dove andare, trovarci con altre persone per uno spritz o una conferenza. Potremmo per esempio riflettere sulla fortuna che abbiamo ogni giorno di trovare pieni gli scaffali dei supermercati e delle farmacie.
Potremmo guardare ai disagi di queste ore e renderci conto del molto, persino del superfluo, che di solito abbiamo e diamo per scontato. Potremmo addirittura ricordarci che, per miliardi di esseri umani, le preoccupazioni e i nostri disagi di queste ore sono la normalità quotidiana. Potremmo ricordarci che, fino a due generazioni fa e ancora oggi in buona parte del mondo, la malattia (quella davvero contagiosa e letale) era un orizzonte probabile della vita di ogni persona, e che solo per puro culo ci è toccato in sorte di nascere o crescere in una parte di mondo dove, grazie al progresso della medicina e delle scienze tutte, le aspettative e condizioni di vita sono nettamente migliorate. Seppure con tutta la preoccupazione del caso, potremmo insomma usare queste giornate per riflettere sul valore della vita e per riempirci di gratitudine per tutte le opportunità e i privilegi che abbiamo ricevuto. Purtroppo siamo invece una società cialtrona e infantile, che in larga misura va dietro ai pifferi di avventurieri, delinquenti e squallidi pennivendoli. Siamo purtroppo nella situazione in cui si scambia la democrazia per la giustificazione di dire e scrivere cazzate, si scambia Facebook per la cloaca in cui svuotare la propria diarrea cerebrale, si scambia il dibattito per il pollaio in cui aprire la bocca per starnazzare come le oche”. Due considerazioni finali: sindaco amico mio condivido ma da storico ti ricordo che nel 390 a. C. le oche del Campidoglio starnazzando salvarono i Romani, allertandoli sull’arrivo notturno dei Galli guidati da Brenno.
E infine un invito al direttore generale dell’ASL di Latina: temiamo che ormai le stime diffuse siano prudenziali. Chiediamo che finalmente si adotti – come in tutti i paesi democratici – lo strumento delle conferenze stampa. Dobbiamo guardarci negli occhi.