LA SENSAZIONALE SCOPERTA DEL RIUTILIZZO DELLE SQUAME DI PESCE PER ELIMINARLE L’INQUINAMENTO DELL’ACQUA – Il professor Sow Chorng Haur, del dipartimento di fisica della NUS, assieme a un gruppo di ricercatori, nel campo della fisica, presso l’Università Nazionale di Singapore, hanno sviluppato un metodo innovativo per il riutilizzo delle squame di pesce, per rimuovere l’inquinante Rhodamine B dall’acqua. In particolare, hanno scoperto che riscaldando le scaglie di pesce, a una temperatura ottimale, queste diventano bioassorbenti, ovvero materiale adatto per assorbire l’inquinante dell’acqua Rhodamine B, un colorante molto comune, sfruttato per i tessuti, le vernici, la carta e, in generale, gli agenti di tracciamento del flusso dell’acqua.
Durante l’esperimento, gli scienziati hanno mostrato come attraverso un certo procedimento le squame subiscano dei cambiamenti sia chimici che fisici, in cui le lunghe catene di collagene verrebbero scomposte in piccoli segmenti, emettendo una luce blu sotto eccitazione UV. Al tempo stesso viene alterata la disposizione degli atomi, il che genera pori in superficie e all’interno. Le proprietà di fluorescenza vengono dunque alterate, migliorando l’assorbimento degli inquinanti che a contatto con le scaglie trattate sono stati rimossi in maniera efficace, circa il 91% e in un breve lasso di tempo, ovvero in soli 10 minuti.
Le scaglie contaminate possono poi essere riutilizzate, sfruttando un processo di sonicazione molto semplice. I ricercatori sono dunque riusciti a dimostrare che le squame, oggi considerate scarto, in realtà possono diventare una valida risorsa e avere un enorme impatto nel contrasto dell’inquinamento. Una notizia che potrebbe cambiare le sorti del mondo, soprattutto considerando il livello enorme di rifiuti generato dai settori alimentari e di acquacoltura. Quantitativi giganteschi di scaglie che derivano da processi come inscatolamento, sfilettatura e affumicatura potrebbero essere la soluzione per contrastare l’inquinamento dei nostri mari. Il riuso dei materiali è fondamentale nel mondo in cui viviamo, caratterizzato da una crescita enorme della popolazione globale: a livello planetario si stima che ogni anno vengano gettati 7,2-12 milioni di tonnellate di scarti di pesce. Ciò rende i rifiuti di scaglie di pesce una risorsa abbondante per l’upcycling (ovvero il processo per trasformarle in bioassorbenti contro l’inquinante RHODAMINE B).