Sono più di 1 milione e mezzo i conti di gioco online attivi nel Lazio, vale a dire 400 ogni 1000 abitanti. Sono questi i numeri del gioco pubblico e legale nella nostra regione, trainato ancora una volta dal comparto digitale che permette alla filiera di raggiungere gli 8.061 milioni di euro di raccolta nel 2022 (erano invece 7.172 milioni l’anno precedente).
Numeri che sono riportati e messi in luce all’interno del report, curato da Federconsumatori, CGIL e Fondazione ISSCON, dal titolo “Il libro nero dell’azzardo – La crescita impetuosa dell’azzardo online in Italia. Mafie, dipendenze, giovani”. Un approfondimento importante, che ha il merito di mettere in luce statistiche e dinamiche di un mercato sempre più importante per la nostra regione e per il nostro paese. Oggi, infatti, il gambling vale oltre 73 miliardi di euro, stando ai dati relativi al 2022, con i primi mesi del 2023 che hanno fatto registrare una crescita del 10%. L’obiettivo, assolutamente raggiungibile, è dunque quello di superare la quota degli 80 miliardi di volume d’affari entro la fine dell’anno.
Ma quali sono le regioni in cui si gioca di più? Stando a quanto si legge nell’analisi di Gaming Report, la prima posizione è della Campania, dove sono attivi quasi 3 milioni di conti, di cui oltre 800 mila aperti nel 2022. La media è di quelle da sottolineare: 783 per ogni 1000 abitanti. Seconda posizione per un’altra regione del Sud Italia, a confermare il ruolo del meridione come traino del settore: stavolta troviamo la Sicilia, con poco più di 2 milioni di conti attivi. Terzo gradino del podio invece per una regione del Nord, la Lombardia, che vanta invece 1 milione e 800 mila persone attive online per quanto riguarda casinò online, poker e betting. Se queste sono le regioni più attive vale la pena citare anche il fanalino di coda, rappresentato dalla Valle d’Aosta, che ha invece poco più di 21 mila conti attivi.
Una mappa interessante, che può offrire ottimi spunti di riflessione e di programmazione. La prima sfida, infatti, è quella del contrasto al gioco illegale, che ogni anno sottrae miliardi alla filiera legale e quindi all’erario dello Stato. È da qui che si deve partire dunque per riflettere sul futuro di un settore sempre più importante per l’Italia. E anche per la nostra regione.