La Caritas Diocesana di Gaeta, con il Patrocinio del Comune di Fondi, ha organizzato la “Giornata del Buon Gioco” il 20 ottobre a Fondi in piazza Unità d’Italia dalle 9.30 alle 13.00 con il tema “L’azzardo è un vizio di Stato”. Aderiscono all’iniziativa la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, l’associazione Libera Presidio Sud Pontino, il Comitato di Fondi della Croce Rossa Italiana e ADRA Italia. La finalità dell’iniziativa è di accrescere la conoscenza e la consapevolezza delle patologie derivanti dal puntare denaro attraverso scommesse, slot machine, gratta e vinci, lotto e superenalotto, promuovendo il buon gioco che mette in relazione le persone, attiva la loro creatività e crea vincoli di socialità.
L’Italia è un Paese in overdose da gioco, capace nell’ultimo ventennio di incrementare il numero delle giocate del 750%, arrivando a sfiorare i 107 miliardi di euro nel 2018, equivalente al 6% del PIL nazionale con il 10% della spesa delle famiglie italiane. La nostra è una nazione che ha sempre giocato d’azzardo, ma l’indiscriminato aumento dell’offerta di gioco lecito, iniziato nel 1997 con l’introduzione di Superenalotto, sale bingo e scommesse, è piombata su una società impreparata a reggerne l’urto. Tenendo conto dei dati pubblicati dal Gruppo Editoriale GEDI, la media della giocata pro capite nel 2017, per i 17 comuni ricadenti nell’Arcidiocesi di Gaeta, è stata di circa 1450 euro, mentre l’incidenza media della spesa per l’azzardo sul reddito è stata superiore al 9%, con Fondi al primo posto.
Dietro a questo caleidoscopio di slot machine, “gratta e vinci” e lotterie si nasconde l’inferno delle dipendenze patologiche, la rovina di intere famiglie, la perdita della dignità e del lavoro di chi ne è vittima. Uno Stato, incapace di valutare quali costi e conseguenze nascondesse una repentina liberalizzazione del settore, ha concentrato il proprio interesse esclusivamente su due questioni: la limitazione del gioco illegale, gestito dalla criminalità organizzata e mafiosa, e la possibilità di incassare ingenti introiti fiscali per l’Erario. E in tutto questo dramma lo Stato svolge, purtroppo, il ruolo di biscazziere; pur di raccogliere circa 10,4 miliardi di tasse derivanti dalle scommesse, non si accorge che ci sono 2,5 milioni di persone a rischio dipendenza, 1,5 milioni di giocatori patologici, 700.000 minorenni e una spesa sanitaria di 5-6 miliardi l’anno per la cura dalla patologia da gioco d’azzardo.
La Giornata del Buon Gioco, allora, vuole combattere il fenomeno, proponendo la purezza del giocare sano e richiamando i gravi rischi che corre il giocatore d’azzardo soggetto ad una vera e propria dipendenza che compromette lo stato di salute fisica e psichica. Ci saranno il Sindaco di Fondi, avv. Salvatore De Meo, l’Arcivescovo di Gaeta, Mons. Luigi Vari, e il direttore della Caritas diocesana, don Alfredo Micalusi. Ad animare la mattinata saranno presenti il Gruppo Folk e i Giullari della Gioia, entrambi di Fondi, con le loro creatività artistiche.