Dopo i recenti articoli che hanno riportato la notizia della querela sporta, dalla famiglia Ascione, contro il Sindaco di Formia, la dott.ssa Paola Villa con le relative valutazioni e dichiarazioni della medesima, pubblichiamo integrale, oggi, 14 febbraio 2020, le relative dichiarazioni pervenuteci dall’avvocato difensore della famiglia, Roberto Salvatore Palermo.
“A nome del sig. Luigi Ascione e della sua famiglia si prende atto degli articoli riportati dalle testate giornalistiche e delle dichiarazioni rilasciate dalla sig.ra Villa dichiarando come, per l’ennesima volta ed in spregio alle decisioni della Magistratura, si voglia insistere nel negare ciò che è un dato di fatto acclarato: la famiglia Ascione è una famiglia di imprenditori e professionisti che nulla hanno a che vedere con i contesti criminali.
Prima il Giudice dell’udienza preliminare, in sede di giudizio abbreviato (e quindi giudicando sulla scorta degli atti di indagine effettuati dalla Procura) e poi la Corte d’Appello di Napoli hanno dichiarato, con sentenza passata in giudicato, che i sigg.ri Luigi e Michele Ascione e le loro famiglie sono estranei a tutti i fatti loro contestati.
La volontà di criminalizzare a tutti i costi la famiglia Ascione, dimostrata anche dalla dichiarazione rilasciata dalla sig.ra Villa quando dice “confermo ciò che ho detto sugli imprenditori Ascione, l’ho ripetuto in altre sedi e sono pronta a ripeterlo”, costituisce un evidente intento di calpestare i sacrosanti diritti dei cittadini e di delegittimare le decisioni della Magistratura.
Ben consci che ognuno ha il diritto di dire ciò che vuole, si ritiene che un Sindaco, garante della legalità intesa nel senso più ampio del termine, con questo modo di fare, autorizza chiunque a calpestare il rispetto e l’onorabilità delle persone.
Spiace nel dover constatare che la sig.ra Villa voglia passare per una vittima allorquando vede la querela presentata per diffamazione come una sorta di intimidazione. Ancora una volta si vuole far passare un messaggio distorto, fuorviante e calunnioso.
Se da ora anche l’esercizio dei propri diritti di poter presentare una denuncia deve intendersi quale strumento violento o intimidatorio contro una persona, vorrà dire che da domani ognuno sarà legittimato a poter dire e fare ciò che vuole, senza filtro del rispetto delle leggi e delle regole del vivere civile e senza la possibilità di difendersi legittimamente.
In tal senso chiunque, qualora questo modus operandi venisse avallato, non avendo simpatia di un’altra persona, sarà libero di chiamarla “spacciatore, mafioso e camorrista” sentendosi impunito.
La famiglia Ascione si sente amareggiata nel leggere che anche una certa politica, che dovrebbe costituire ulteriore baluardo a garanzia degli elettori e dei cittadini, si sovrapponga alle indagini giudiziali esprimendo giudizi a sostegno di facili populismi e di mere valutazioni personali che non hanno alcun riscontro fattuale e soprattutto giudiziario.
Questa risposta agli articoli pubblicati ed alle gravi dichiarazioni della sig.ra Villa vuole costituire il mezzo affinchè vi sia il dovuto rispetto per la famiglia Ascione, quali cittadini inseriti da anni nella comunità formiana, non potendo più accettare che il proprio nome venga strumentalizzato ad uso e consumo di chi è alla ricerca di qualche momento di effimera visibilità”.
Avv. Roberto Salvatore Palermo