Il fondatore Tommaso ha avuto due figli Mario e Gianni. Quest’ultimo è il padre di Maurizio che ha voluto perpetuare il suo nome dandolo ad uno dei suoi figlioli. Tommaso è stato il primo grande protagonista, quindi Mario è assurto agli onori della politica nazionale, con l’elezione al Senato della Repubblica. Medico chirurgo nasce il 20 dicembre 1921 a Napoli, vivendo nella sua Formia. Negli atti del Senato si legge testualmente: Direttore della Casa del Sole di Formia, presidente dell’Associazione dei Medici delle Case di Cura d’Italia, socio fondatore della Cassa di Risparmio di Roma, eletto la prima volta il 20 giugno 1976. Ricopre il ruolo di senatore nelle VI – VII – VIII – IX Legislatura. Nell’ultima dal 9 maggio 1984, subentrando al collega Onio Della Porta deceduto. |
Incarichi e uffici ricoperti nella prima Legislatura: Gruppo Democrazia Cristiana, Membro dal 27 luglio 1976 al 19 giugno 1979 della XII Commissione Permanente Igiene e Sanità. Nel suo percorso politico viene nominato Sottosegretario per il Lavoro e la Previdenza Sociale, con tre governi nazionali che si succedono: Governo Spadolini-I dal 3 luglio 1981 al 22 agosto 1982, Governo Spadolini-II dal 24 agosto 1982 al 30 novembre 1982, Governo Fanfani-V dal 7 dicembre 1982 al 3 agosto 1983. Morirà a Roma a settantasei anni il 13 maggio 1997. Dopo di lui sarà Maurizio a raccogliere il testimone e a portare la Clinica al prestigio di cui gode oggi nel terzo millennio cristiano.
MEDICO IMPRENDITORE, BINOMIO VINCENTE: l’impegno di un uomo che vive spartanamente il suo quotidiano
Quando si è ragazzi si guarda alla figura del medico come a un eroe, a una persona superiore, a qualcuno che ha il potere di guarirti e di farti stare bene. I genitori ti insegnano a farti visitare con spirito collaborativo, a non ostacolare la buona riuscita del loro lavoro e poi assisti nel contempo, affascinato e preoccupato, (nel timore che arrivino siringhe o supposte) al rito del medico che apre la sua borsa ed estrae il blocchetto delle prescrizioni mediche e sentenzia quale debba essere la tua cura. E poi i genitori dei maschietti che affidano al medico il controllo intimo dello sviluppo. Questi sono i miei ricordi personali, infantili e adolescenziali. Ed è quanto affiora alla mia mente nel momento in cui mi accingo a scrivere del medico analista Maurizio Costa. Ed ancora di più. Mi vengono alla mente grandi imprenditori che hanno segnato nella storia le loro aziende come Adriano Olivetti, Giovanni Rana o Gianni Agnelli.
Per il suo aspetto fisico e comportamento qualcuno negli anni l’ha paragonato al dottore James Kildare, il giovane medico entusiasta della sua professione e consapevole delle conquiste terapeutiche della scienza moderna, fermamente convinto dell’importanza del rapporto umano con il paziente e con i suoi familiari. Impegnato, puntiglioso e progressista, benvoluto da tutti, nato dalla penna di Max Brand, nel 1938 e personaggio protagonista di film e sceneggiati negli anni sessanta – settanta. Perché queste comparazioni? Maurizio Costa è nello stesso tempo un medico e un imprenditore. È il volto della Casa di Cura del Sole, che tutti chiamano da sempre Clinica Costa. Tommaso, suo nonno, l’ha fondata quasi un secolo or sono e ora è lui “il cavaliere solitario” che lavora perché tutto funzioni al meglio e la clinica sia un costante punto di riferimento per tutti coloro che si rivolgono o potrebbero rivolgersi alla struttura. La clinica è la sua ragione di vita, senza soste o distrazioni.
Tutti coloro che entrano sanno che il dottore Maurizio Costa è lì, o nei pressi della reception o nel laboratorio di analisi o nel suo ufficio (in quest’ultimo locale solo lo strettamente necessario). Ha un’attenzione per tutti coloro che si rivolgono a lui, senza mai perdere la tolleranza. Ha sempre il quadro preciso dei degenti, conosce le cartelle cliniche nella loro evoluzione come se fosse lui il medico di ogni singolo reparto. Se necessario si reca personalmente nelle varie stanze dei ricoverati anche per una semplice frase di condivisione, di rassicurazione o di ulteriore spiegazione. Se l’ha detto il dottore Maurizio, deve essere sicuramente così.
Se la Clinica Costa ha oggi l’accredito che tutti gli riconoscono è merito suo. Se la stessa Casa di Cura è sana economicamente lo si deve alle sue capacità manageriali. Chi scrive stima e apprezza il nostro protagonista sin da quando nella filiale bancaria in cui lavorava da funzionario aprì a lui giovanissimo il suo primo conto corrente bancario. E quando si parla di Maurizio Costa non si può tacere il suo impegno sociale e politico a favore della comunità del Golfo e, in particolare, della città di Formia. Buon lavoro dottore.
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