Entriamo in punta di piedi, il laboratorio teatrale è già iniziato e i ragazzi non devono distrarsi. Più tardi scopriremo che Benedetto, 39 anni, che specifica subito che preferisce essere chiamato Benny, vuole fare l’attore, e magari un giorno, poter recitare nella soap “Il Segreto”, che guarda sempre, per poter sconfiggere la malvagia Donna Fancisca. Poi c’è Antonio, 47 anni, a cui piace tanto fare teatro, invece Eugenio, 21 anni, ha iniziato a frequentare il laboratorio perché accompagnava la sua fidanzata, Veronica, studentessa dell’alberghiero, alle prove di recitazione. Poi c’è Silvia, 23 anni, timida ed emozionatissima, riesce solo a dire “E’ bello!”. A Laura, 27 anni, invece non le piaceva il laboratorio che frequentava prima mentre questo, che sta frequentando, le piace tanto ed Elisa, 35 anni, adora lo spirito di gruppo che si è creato. Loro sono alcuni dei 28 ragazzi che frequentano il laboratorio teatrale organizzato all’interno dell’istituto alberghiero Angelo Celletti di Formia in partenariato con la coop Nuovo Orizzonte. Un importante collaborazione, che scaturisce dalla volontà della professoressa Buonaiuto, responsabile del sostegno all’alberghiero, una donna concreta e dal cuore grande, e di Anna Pagano, presidentessa della cooperativa Nuovo Orizzonte e mamma di uno dei ragazzi. La cooperativa nasce nel 2009, su iniziativa di alcuni insegnanti delle scuole superiori di Formia, insieme ad alcuni genitori di alunni ed ex alunni con diversa abilità, con l’intento di promuovere l’integrazione e l’inserimento socio-lavorativo dei giovani disabili e/o con disagio. Nel settore dei servizi e della formazione, cerca di creare occasioni per consentire a ragazzi/e con svantaggio di sperimentare esperienze lavorative adeguate alle potenzialità di ognuno, spendibili poi nel mondo del lavoro, al fine di favorire la partecipazione alla vita sociale in modo completo, attivo e dignitoso. Nel 2014 parte il progetto “INSIEME SI PUO’” nel quale i ragazzi svolgono attività formative e ludico-ricreative, per crescere e prepararsi ad un inserimento
lavorativo protetto. Tra le tante attività laboratori di cucina, di sala-bar, di ceramica e disegno, di teatro integrato, danza popolare, sport, per lo sviluppo delle autonomie personali e sociali. Infine sono previste uscite per andare al cinema, al teatro, a visitare musei e mostre, insieme ad un gruppo di giovani volontari e agli educatori specializzati. Una cooperativa che è riuscita a garantire una realtà per i giovani diversamente abili sul territorio del golfo, ma per continuare a crescere, ha bisogno di risorse che sperano di reperite attraverso le partecipazioni a Bandi nazionali o europei.
Il primo protocollo d’intesa tra scuola e associazionismo a Formia, perché nasce questa esigenza?
“La cooperativa cerca di risolvere un gap che nasce al termine del percorso delle scuole superiori, in quanto non è prevista una realtà che permetta l’inclusione sociale e lavorativa per questi ragazzi. Cosi dalla sinergia tra genitori, di alunni ed ex alunni, e alcuni insegnanti è stata creata la cooperativa finanziata attraverso le quote di partecipazione. Il problema nasce quando i ragazzi terminano il percorso scolastico in cui si realizzano tre tipi di casi: una fascia di ragazzi con patologie gravi confluisce e viene gestito nei centri diurni e in case famiglia ma difficilmente inseribili nel mondo del lavoro, una seconda fascia più autonoma torna in famiglia e perde tutti i contatti sociali e relazionali, e infine una terza fascia intermedia, composta da ragazzi con disabilità concrete ma che possono sviluppare competenze, per i quali non era previsto un piano di inserimento o di inclusione sociale, chiaramente noi ci rivolgiamo all’ultima fascia. Dal 2014 è iniziato questo progetto di partenariato e negli ultimi tre anni si è sviluppato sempre di più grazie anche alla disponibilità della Dirigente Scolastica, la Dr.ssa Monica Piantadosi. Ovviamente nelle varie attività proposte si cerca di coinvolgere anche gli altri alunni normodotati dell’istituto, per creare situazioni di inclusione, come l’attività del coro nella lingua dei segni, in cui siamo stati il primo coro, in Italia, a realizzare l’inno europeo completamente in lis (lingua dei segni, ndr) e il 21 Marzo con un coro composto da circa 60 alunni d.a e non, per la Manifestazione di Libera con la presentazione dell’inno d’Italia in Lis. Poi ci sono i volontari del servizio civile che ci danno una grande mano e sono volontari del progetto che fa la scuola, siccome le attività sono integrate seguono tutti i ragazzi coinvolti nel progetto, creando un circolo virtuoso di cittadinanza.
Che tipo di disabilità sono state riscontrate nei ragazzi?
“La maggioranza sono ragazzi con sindrome down, altri presentano un ritardo cognitivo e altri sono affetti da autismo o da sordità. Quindi l’inclusione è doppia tra le varie disabilità e con i normodotati. Un lavoro faticoso ma che sta portando enormi risultati e siamo fieri di questo”.
Quali sono le attività professionali inserite nel progetto?
“Uno dei soci, un ragazzo down, svolge già da alcuni anni attività estive di pulizia della spiaggia, anche presso il centro Don Bosco di Don Mariano e poi ha un contratto con la cooperativa per attività di pulizie in un condominio. Quest’anno con dei finanziamenti della Regione Lazio, in collaborazione con il CESMA di Formia, la cooperativa ha attivato tre tirocini lavorativi di un anno, per tre ex alunne dell’istituto alberghiero. Una ragazza paraplegica che fa da aiuto segreteria presso la cooperativa, un ex alunna sordomuta che svolge un tirocinio come aiuto educatrice per sordi, infatti l’istituto da anni ospita alunni sordi, e quindi prevede la figura di assistenza specialistica di interprete list. Infine una ragazza down che fa tirocinio come aiuto educatrice presso l’asilo paritario “Qui,Quo,Qua” di Formia. Ovviamente i ragazzi sono tutti affiancati da tutor ma si spera che potranno un
giorno lavorare autonomamente. Inoltre la cooperativa organizza delle serate in cui i ragazzi fanno servizio di sala e cucina presso i ristoranti che hanno aderito al nostro progetto, che sono: “L’Anfora” a Scauri, “Little Garden”, “Chinappi”, “La Villetta”, “Il Paradiso” di Formia e “Torre San Vito” a Gaeta”.
Mentre quali sono le attività ricreative?
“A scuola facciamo laboratori teatrali e di cucina mentre i laboratori creativi, danza,
sport, giardinaggio si svolgono presso “La casa giusta” a Gianola. Infine ci sono attività settimanali sul territorio, per sviluppare una certa autonomia come andare al parco, al mare, prendere un gelato o andare a fare la spesa per poi cucinare, durante i laboratori di cucina e pasticceria, i prodotti acquistati”. Infine, dalla scorsa estate i ragazzi del progetto “Insieme” hanno potuto sperimentare attività di vela, su un cabinato, messo a disposizione della cooperativa da un privato, ed ancorato al porto di Formia grazie ad una convenzione stipulata con la Capitaneria di Porto.
Infine, professoressa Buonaiuto, vuole fare qualche ringraziamento?
“Vorrei citare e ringraziare gli educatori di Nuovo Orizzonte, tutti specializzati e con anni di esperienza nel settore, che con la loro passione e competenza rendono possibile la realizzazione del progetto: Katia Macelloni (interprete LIS), Angelo De Clemente (educatore, attore-regista), Amelia Cimmino (educatrice, attrice), Ada Mastracci (educatrice, costumista), Davide Pizzurro (educatore, tecnico del comportamento) Anna Pagano (presidente, educatrice e tecnico del comportamento), Paola Bisecco (educatrice, tecnico del comportamento), Laura Petronio, Gina Cuppone, Ida Corrente, Teresa Ionta, e Valentina Di Russo(educatrici)”.