Il settore dell’intrattenimento è in continua trasformazione, complice il progresso tecnologico che non accenna ad arrestarsi. Ormai molti giochi sono diventati prevalentemente virtuali, dunque più accessibili, e le case di sviluppo devono reinventarsi continuamente per soddisfare e stupire l’utenza. Il rischio è dietro l’angolo e addirittura in un comparto ricco come quello dei videogiochi molte software house sono sparite dalla circolazione. I passatempi abbondano e l’impressione è che l’industria del gioco sia solo alle porte di una nuova era rivoluzionaria, che stravolgerà il concetto di intrattenimento diffuso fino a un paio di decenni fa.
Istat gioco d’azzardo: dati e percentuali
La crescita dei numeri relativi al gioco è stata importante e viene rivelata puntualmente dai dati ufficiali Istat. Stando alle informazioni più recenti, l’Italia è il Paese europeo con più introiti derivanti dal gioco. Nel 2020, 50 miliardi di Euro arrivarono nelle casse dello Stato già solo grazie al gioco online. La metà dei giocatori agisce per semplice divertimento, per tentare la sorte senza troppo impegno. In ogni caso, anche loro contribuiscono alla spesa complessiva: per il poker, ad esempio, si investono almeno 200 milioni di Euro all’anno, mentre per il bingo, nonostante la crisi delle sale pubbliche, gli incassi superano tranquillamente i 40 milioni. Il gioco online e le scommesse sportive rappresentano più del 15% della spesa complessiva relativa all’azzardo. In Italia, un giocatore più o meno assiduo spende in media 2.000 Euro all’anno per le attività ludiche di questo genere. Per comprendere a pieno il valore economico del settore del gioco basta snocciolare qualche numero: quasi 300 i concessionari autorizzati, 3.200 le aziende interessate, 80.000 i punti vendita per un totale di 150.000 lavoratori con svariati compiti finalizzati alla fruizione dell’intrattenimento.
Gioco d’azzardo in Italia: i numeri delle slot
Se l’offerta contenutistica si presenta variegata lo si deve soprattutto alle slot machine, che sono probabilmente le attrazioni più semplici da modificare. Alla fin fine, agli sviluppatori basta aggiungere o cambiare qualche dettaglio per sfornare un gioco apparentemente nuovo. A prima vista sembrerebbe una procedura elementare, eppure ha un’efficacia considerevole sul mercato. Altri titoli già conosciuti, invece, continuano a conservare il loro seguito anche senza essere stravolti dal punto di vista grafico o sonoro, come messo in evidenza dalle info sul gioco book of ra gratis, le quali spiegano nel dettaglio il funzionamento di questa slot. L’Erario ottiene la metà del fatturato legato al gioco proprio dalle slot machine, che quindi rimangono tra le attrazioni più utilizzate, specialmente in regioni come Lombardia, Lazio e Campania. Le slot possono riguardare molteplici temi e argomenti. Inoltre, tra 5G, realtà virtuale e innovazioni tecnologiche, non sono pochi gli aggiornamenti che dovranno essere implementati nelle macchinette e che concederà loro nuova linfa vitale. Nel 2021, in Italia il fatturato delle slot è stato di 10 miliardi di Euro. Numeri che sembrano già destinati ad aumentare nel prossimo futuro.
Dati statistici gioco d’azzardo Italia
Ad oggi si parla di più di 3 milioni di account all’anno aperti sulle piattaforme digitali, per un’utenza eterogenea, che va soprattutto dai 18 ai 40 anni e annovera anche molte donne. L’età media dei giocatori si sta palesemente innalzando. Non sono necessariamente le grandi città a dominare il mercato del gioco, ma anche località poco centrali come Formia contano molte sale da gioco attive in rapporto al numero di abitanti. Non è sempre tutto rose e fiori, però. Un paio di anni fa, ad esempio, il fatturato è stato inferiore rispetto al passato e parlava di una cifra sui 40 miliardi di Euro. Il Libro Blu 2020 del settore Giochi ha registrato dei cali anche nelle più comuni lotterie, per le quali la spesa rimane in media di 2 miliardi annui.