Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani di Roma,(luogo dove viene condotta la sperimentazione del vaccino, precisamente presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani” di Roma e il Centro Ricerche Cliniche Verona) è stato ospite del programma ‘L’imprenditore e gli altri’ su Cusano Italia Tv. Sul vaccino Reithera, ha dichiarato: “È da poco iniziata la fase 2, poi ci sarà la fase 3. Nella fase 1 questo vaccino non ha dato nessun effetto collaterale serio, nessuna reazione avversa. E soprattutto è stato immunogenico, ovvero l’organismo in cui è stato inoculato il vaccino ha prodotto sia anticorpi che linfociti t. E non ci sarebbe bisogno della seconda dose, ma questo dovrà essere confermato in fase due e fase tre. Immaginiamo che il governo, come già annunciato, calerà una fiche sul nostro vaccino che, con una produzione di 100 milioni di dosi, renderà l’Italia autosufficiente. Siamo a buon punto, è probabile che sarà pronto a giugno-luglio, se si verificheranno due condizioni: la prima è che lo Stato italiano ci dia il suo sostegno in termini di finanziamento e questo lo do per scontato, la seconda condizione è che anche gli Stati latino-americani ci diano la possibilità di sperimentare fase 2 e fase 3”.
L’italia che ha 60,36 milioni (dato del 2019) ha visto la somministrazione del vaccino Pfizer per 1.282.184 dosi di cui solo 25.066 persone completamente vaccinate con due dosi (dato aggiornati al: 21-01-2021 ore 17:46), quindi il vaccino italiano Reithera sarà in grado di coprire il fabbisogno nazionale ed esportare l’eccedenza.
L’Agenzia Italiana del Farmaco autorizzò il 31 luglio la sperimentazione di fase I sul vaccino anti-COVID-19 prodotto dall’azienda bio-tecnologica italiana ReiThera. Lo studio è stato già valutato positivamente dall’Istituto Superiore di Sanità e ha ottenuto il parere favorevole del Comitato etico dell’INIMI Spallanzani.
Lo studio di fase I ha avuto l’obiettivo di valutare la sicurezza e l’immunogenicità del vaccino GRAd-COV2, basato su un vettore adenovirale e rivolto contro il Coronavirus 2 responsabile della sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV-2). GRAd-COV2 ha dimostrato di essere sufficientemente sicuro ed immunogenico nei modelli animali.
Lo studio ha previsto l’arruolamento di 90 volontari sani in due coorti sequenziali (coorte di adulti e coorte di anziani). La coorte degli adulti ha arruolato 45 soggetti sani di età compresa tra 18 e 55 anni. La coorte degli anziani ha arruolato 45 soggetti sani di età compresa tra 65 e 85 anni. Entrambe le coorti sono definite per avere tre bracci di trattamento a tre dosi crescenti composti da 15 partecipanti ciascuno, per un totale di 6 gruppi.
Il progetto di sviluppo del vaccino è sostenuto dal Ministero della Ricerca con il CNR e dalla Regione Lazio.