In inverno l’Australia ha registrato più di 40 gradi. Il Riscaldamento anomalo nell’Emisfero Meridionale: Un Fenomeno Preoccupante con Conseguenze Globali L’estate europea del 2024 ha evidenziato gli effetti del cambiamento climatico, ma mentre l’Italia soffriva per un caldo asfissiante, l’emisfero meridionale affronta un inverno eccezionalmente caldo. Con temperature inusuali e incendi devastanti, la situazione presenta una complessità che richiede un’analisi scientifica approfondita.

Il 26 agosto 2023, è stata registrata una temperatura invernale eccezionale di 41,6°C lungo la costa dell’Australia Occidentale, segnando un nuovo record nazionale. Analizzando i dati della comunità aborigena di Bidyadanga, si evidenzia una temperatura minima notturna di 27,2°C il 28 agosto, rispetto a una media storica di circa 15°C. Questo “riscaldamento asimmetrico”, cioè più marcato nelle temperature notturne rispetto a quelle diurne, ha creato non poche preoccupazioni.

Al di là dell’Australia, il Brasile sta affrontando una catastrofe climatica con incendi che interessano il Pantanal, la più grande area umida del mondo. Oltre 700.000 ettari sono stati distrutti dalle fiamme a causa di una combinazione di gravi siccità e temperature anomale. Negli ultimi due decenni, il Pantanal ha subito una crescente aridità, un cambiamento attribuito a fenomeni climatici come El Niño, aggravati dai cambiamenti climatici indotti dall’uomo.

Il cambiamento nelle condizioni climatiche richiede l’adattamento delle pratiche agricole e della gestione delle risorse naturali. La creazione di nuove mappe delle zone di rusticità delle piante, simili a quelle attuate negli Stati Uniti, è essenziale per garantire la sostenibilità della produzione agricola. Pianificare la produzione diventa sempre più complesso a fronte di un clima in rapida evoluzione, rendendo la collaborazione multidisciplinare tra scienziati, agronomi e pianificatori urbani fondamentale per affrontare queste sfide che ci aspettano nel futuro.