Nella seduta del 20 maggio 2020 il Consiglio Comunale di Formia si è riunito per discutere sui tre punti scelti per l’ordine del giorno ovvero Sanità nel Sud Pontino, Acqualatina e Rinegoziazione dei mutui. Durante l’incontro, iniziato alle 16 circa e terminato alle 22, sono intervenuti, in qualità di ospiti esterni, il dott. Francesco Carta (in rappresentanza del Comune di Ventotene); il dott. Gennaro Di Fazio (in rappresentanza del Comune di Ponza); Cosmo Mitrano (sindaco di Gaeta); l’avv. Antonio Fargiorgio (sindaco di Itri); Francesco Esposito (delegato del Comune di Minturno); Salvatore Vento (sindaco di Spigno Saturnia); l’on. Angelo Tripodi (consigliere della Lega alla Regione Lazio); l’on. Gaia Pernarella (consigliere portavoce del M5S alla Regione Lazio); l’on. Salvatore La Penna (consigliere Pd della Regione Lazio) e l’on. Enrico Forte (consigliere regionale Pd). Ridisegnare insieme un nuovo sistema sanitario pontino, unendo tutte le risorse dei Comuni, questo quanto emerge dall’incontro durato oltre 7 ore, che vede in sinergia i Comuni del comprensorio, non solo per quanto riguardo la costruzione del nuovo Ospedale del Golfo ma anche nella volontà di potenziare l’esistente Ospedale Dono Svizzero, Dea di primo livello, che deve tornare al centro del dibattito politico con AsL e Regione. Infine fondamentale è creare una rete di servizi complementari e accessori con i Punti di Primo Intervento o Case della Salute e i sevizi ambulatoriali forniti dai Comuni di Minturno e Gaeta che devono restare al servizio della comunità. Aprire un dialogo con la Regione per rivendicare un assetto territoriale completo che tenga presente tutte le strutture esistenti sul territorio. Non meno importante sarà istituire un tavolo tecnico politico con Terracina e Fondi e portare le istanze in Regione.
“Dunque – afferma il sindaco Paola Villa – è importante la scelta di coesione intrapresa dai Comuni del golfo per la costruzione del nuovo Ospedale ma è ancor più importante ricordare che l’Ospedale Dono Svizzero rappresenta un presidio importante nella provincia di Latina ed un punto di riferimento per il sud della provincia di Frosinone e dell’alto Casertano. Con l’incontro di ieri si è riconferma la volontà di far fronte comune sul nuovo ospedale del golfo, ponendo però l’accento sul potenziamento del Dono svizzero. L’obiettivo – continua il sindaco – non è stato quello di aver portato dal 1° giugno il servizio di Emodinamica ad h12 ma è riuscire a portarlo a h24. Inoltre dobbiamo porre l’attenzione sulle attrezzature tecnologiche, sulle questioni strutturali e del personale ad oggi carente”.
In seconda battuta presentato dal neo assessore al Bilancio, Biagio Attardi, il terzo punto del giorno, ovvero la rinegoziazione di 94 mutui, dei complessivi 170 del Comune di Formia, che partirà dal 1° gennaio e che vedrà la durata dei prestiti slittare al 2023. Su tale questione, all’unanimità è stato espresso il consenso favorevole per l’immediata esecuzione. Tra gli effetti che tale manovra produrrà c’è la riduzione del tasso di interesse, la trasformazione dei tassi da variabili a fissi e il recupero di queste risorse finanziarie che potranno essere utilizzate senza vincolo di bilancio mentre il debito residuo verrà rimborsato attraverso un piano progressivo in 24 anni.
Infine sul delicato tema dell’acqua, cinque i punti discussi ossia quello afferente alle perdite e alla dispersione della rete idrica che ad oggi resta di oltre il 70%. Al centro del dibattito è stato posto l’investimento in termini di interventi di potenziamento, svolti dal gestore idrico Acqualatina, e partiti dall’agosto 2017, grazie allo stanziamento di oltre 6 milioni richiesti durante lo stato di calamità, che dovevano essere utilizzati dal gestore per sopperire a tale problematica, ribadendo che ulteriori interventi come quelli della condotta di Cellole o di quelli realizzati nella zona dei 25 ponti sarebbero dovuti essere una risorsa ulteriore, evitando totalmente la necessità di interventi invasivi come quello dei dissalatori. Durante l’incontro si è voluto sottolineare e ricordare che la natura del fenomeno della siccità non deriva dalle scarse precipitazioni, come sostiene il gestore, in quanto nelle scorse emergenze verificatesi nei mesi estivi, le sorgenti presentavano un quantitativo di acqua capace di rifornire e coprire il fabbisogno degli utenti. Dunque si chiede di dare efficacia ad azioni di ispezione amministrativa e di avere una rendicontazione dei fondi pubblici ricevuti dal gestore per sopperire alle perdite della rete idrica.
E’ impossibile pensare a nuove soluzioni diverse dall’investire nelle due sorgenti di Mazzoccolo e Capodacqua e nella riparazione della rete idrica, evidenziando che il pozzo 25 ponti è risorsa da utilizzare solo in casi straordinari e per limitati periodi di tempo, anche perché a rischio di intrusione del cuneo salino per il quale è richiesto il monitoraggio continuo. Infine riemerge il progetto di ripubblicizzazione dell’acqua, già discusso in una delibera dell’assemblea dei sindaci, che vedeva due procedimenti da attivare. Il primo che si sostanziava nell’utilizzo dei canoni di concessione, che il gestione idrico Acqualatina avrebbe dovuto pagare, per acquisire le quote del socio privato e un secondo procedimento legato alla Regione Lazio che avrebbe dovuto attivare un mutuo per la quota rimanente che avrebbero poi pagato i Comuni, l’unica cosa che era rimasta in sospeso era stabilire il valore nominale delle quote. Dunque il tema dell’acqua resta aperto e verrà ritrattato nei successivi Consigli.