I nostri carabinieri con i loro racconti fanno storia – Il Corpo dei Carabinieri fu fondato nel 1814 nel regno sardo-piemontese e poi fu organizzato prima nel regno di Toscana e nello Stato Pontificio, poi, con l’Unità d’Italia, su tutto il territorio nazionale e divenne la “Prima Arma” dell’Esercito Italiano. Da oltre due secoli, quindi, rappresenta la Forza Armata con compiti di polizia e di sicurezza nazionale, che attraverso le sue stazioni opera anche in tutti i Comuni d’Italia. È diffusissima e, in un modo o nell’altro, è presente con i suoi Carabinieri in tutte le Istituzioni dello Stato, partecipa alle missioni di pace all’estero, opera in cielo in terra e in mare con i reparti specializzati. Quando parla o scrive un Carabiniere, quindi, vi è sempre qualcosa di nuovo da apprendere, magari un risvolto, un retroscena, una chiave di lettura di eventi che sono stati all’attenzione dell’opinione pubblica attraverso le cronache dei mass media. Ecco perché i libri scritti dai Carabinieri o sui Carabinieri piacciono e hanno il favore della critica e dei lettori. Non solo quelli pubblicati dall’Arma e dai suoi organismi ufficiali, bensì anche quelli che si devono a iniziativa privata.
Da tre anni, ad esempio, un luogotenente in pensione a Genova, Giovanni Govoni, cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, pubblica con successo meritato l’annuario, “Armarcord” con trentadue racconti di Carabinieri “a riposo”, che sta suscitando molto interesse tra i lettori per la libera e semplice esposizione di neo-scrittori. Dal lavoro collettivo sono venute fuori storie di “Uomini dello Stato”, che, come tessere di un mosaico, s’inquadrano nella storia d’Italia e a volte ne rivelano gli aspetti umani su cui la cronaca del tempo non ha interloquito. I racconti sono “ambientati” in varie regioni e comuni del nostro Paese e, in buona parte, richiamano alla memoria eventi e situazioni della nostra società che hanno fatto storia. Essi hanno aperto squarci di memoria anche su vicende nazionali o internazionali recenti e del passato, che hanno contribuito a mantenere sicurezza, libertà e democrazia nella nostra amata Italia. Sta per essere pubblicata la terza edizione. Tra i narratori, comunque, ci sono anche “belle e raffinate penne”, innanzitutto quella del prefatore dell’annuario, Aldo Lisetti, generale di corpo d’armata nel ruolo d’onore e cittadino di Gaeta e dei i paesi del Golfo, dove è molto conosciuto stimato e apprezzato anche per la sua attività culturale a tutto campo, da quando è in pensione.
Proprio Lisetti, autore di oltre trenta libri e venti annuari, ha pubblicato volumi “carabiniereschi” a diffusione nazionale, tra i quali “La Gavetta del Generale nell’Italia Repubblicana” (Ed. D’Arco Formia, 1994); “Vent’anni nel Sisde – Storia dei Servizi Segreti dal 1977 al 1996” (Ed. Cassino,1999 ed Herald, Roma 2007); “Il Coraggio della Fedeltà – Storia del Colonnello Enrico Lisetti” (Ed. Caramanica, Minturno, 2011) e, non per ultimo “Taddeo Orlando – Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Reali 1943-45” (Ed. Pd Fondi, 2018), con la prefazione del Ministro della Difesa. Grazie a questi libri Lisetti, uno dei pochi veri storici della nostra provincia, è stato invitato in molte città: La Spezia, Padova, Milano, Firenze, Arezzo, Napoli, Catania, solo per ricordare le principali sedi di presentazioni. Peraltro, egli è richiesto anche come prefatore e presentatore di libri di altri autori. Per ultimo, nonostante i condizionamenti della pandemia di covid/19, Lisetti ha presentato a Gaeta, nell’autunno scorso, il libro autobiografico “Storia della mia vita e della mia famiglia” del professor Domenico Arpaia, già Preside d’Istituti Superiori a Roma e figlio di un eroico ufficiale dell’Esercito, molto noto a Gaeta per aver sposato la signora Ersilia Cervone, figlia di un generale della Guardia di Finanza e nipote del compianto Senatore Vittorio Cervone; nonché a Castelnuovo Parano di Frosinone il saggio storico “Pagine…sparse” di Aurelio Carlino. Due serate molto frequentate e di grande successo. Articolo correlato.