Erminio Italo Di Nora, uno dei massimi esperti sull’economia del mare, interviene sul tema della delocalizzazione del Pontile Petroli che vede il Comune di Formia e il suo primo cittadino Paola Villa sulle barricate. Di Nora sintetizza subito il suo pensiero: “Il mare non ha confini, bisogna decidere una volta per tutte cosa fare del Golfo di Gaeta. Certamente no alla delocalizzazione del Pontile Petroli”. E quindi aggiunge: “Centinaia di migliaia di euro sono stati spesi in attività di ricerca nel corso degli ultimi decenni al fine di verificare la qualità delle acque del Golfo di Gaeta.
Come dimenticare il “famigerato” impianto per l’allevamento dei tonni da realizzarsi a Gaeta o quello delle cozze proposto a Formia e poi a Minturno e a Terracina, scatenando la ferma opposizione delle associazioni ambientaliste. Come è possibile dimenticare lo studio della Commissione guidata dal professore Giandomenico Ardizzone? Allo stesso modo non possiamo far passare in secondo piano la battaglia per lo scarico, il carico e il trasporto del pet-coke da Gaeta fino al deposito sito sulla Statale Appia. Il Samobis, ultimo strumento di ricerca commissionato all’Università la Sapienza per verificare lo stato di salute delle acque del Golfo, ha fotografato le condizioni difficili in cui versa l’ecosistema marino con tutte le sue ben note criticità. In tanti hanno chiesto e ancora chiedono la pubblicazione dei dati di questa ricerca e una corretta e trasparente discussione in sede pubblica con il coinvolgimento della cittadinanza”.
Va ricordato come una delegazione di Italia Nostra ha incontrato sul tema Carlo Medici, presidente della Provincia di Latina, ente che, a suo tempo, anni or sono, commissionò la ricerca. Di Nora è giustamente drastico: “Nessun politico può decidere prescindendo dall’interesse collettivo. Mentre la politica cambia veste, la popolazione subisce le decisioni di chi ancora una volta disattende le promesse pre-elettorali. No alla delocalizzazione. Si ad analisi più approfondite attorno al pontile petroli. Si al confronto pubblico, con dati alla mano, ascoltando le istanze di chi da sempre ha a cuore la salute del mare”.
La presenza di molluschi e crostacei denota lo stato di benessere o meno delle acque marine. All’atto dell’insediamento della giunta del sindaco Gerardo Stefanelli, l’esponente pontino della Fondazione Vassallo Erminio Italo Di Nora ha lanciato un appello all’assessore alle attività produttive Elisa Venturo: “Facciamo della tellina un prodotto dop della nostra terra, orgogliosi delle nostre tradizioni marinare, fatte con il sudore dei singoli nostri pescatori che ancora oggi lavorano con i tellinari, come gli abitanti dell’isola di Ventotene hanno fatto del crostaceo granseola il loro simbolo”.
Vi è molto da fare ma anche per la Fondazione Vassallo, dedicata al sindaco pescatore, non vi è spazio nel Golfo di Gaeta per i pontili petroli. Il 17 dicembre su proposta degli amici esponenti di Italia Nostra è stato accolto nella Consulta del Sud Pontino presso il Nucleo Industriale la meritoria Fondazione, come il presidente della Consulta Isabella Quaranta ha comunicato all’assemblea.