Golfo di Gaeta: bolkestein divide le coscienze e interessi economici – Il presidente del consiglio dei ministri Mario Draghi in un report all’Antitrust ha ricordato che in Italia su circa 30.000 concessioni demaniali marittime oltre 21 mila hanno pagato nel 2019 un canone inferiore a 2500 euro, ed ha ribadito che la questione va chiusa prima possibile e definitivamente.
Golfo di Gaeta: bolkestein divide le coscienze e interessi economici –Dal 2006 vige una direttiva europea la cosiddetta “Bolkestein” che obbliga a bandire gare per concedere beni pubblici come le spiagge nazionali; l’Italia ha già ricevuto dalla Commissione UE una lettera di messa in mora per la violazione della normativa in quanto la legge di bilancio 2019 ha prorogato fino al 2034 le attuali concessioni balneari.
Varie sentenze di Tar e Consiglio di Stato hanno imposto di applicare la legge europea.
Tutto questo anche in provincia di Latina, dove la maggioranza degli stabilimenti paga tra i 1.000 e i 5.000 euro anno.
Golfo di Gaeta: bolkestein divide le coscienze e interessi economici – A Fondi si registra il maggior numero di stabilimenti che paga meno di 1.000 euro l’anno, invece a Gaeta e Terracina la maggior parte degli stabilimenti balneari pagano canoni superiori a 10.000 euro l’anno.
Bisogna fare una distinzione tra le concessioni date a nuclei familiari che hanno investito somme ingenti negli anni e vivono sostanzialmente soltanto con tale attività e quelli che stanno ottenendo licenze su spiagge libere attrezzate.
In nome della crescita economica, infatti, gli arenili pubblici, la cui cura è stata spesso via via abbandonata dai Comuni per tagliare i costi, in questi anni sono stati sempre più spesso affidati ai privati, e occupati da sdraio, ombrelloni e chioschi sempre più grandi.
Le concessioni sul demanio costiero sono oggi 61.426 contro le 52.619 del 2018. Sarebbe giusto invece invertire la tendenza e lasciare alcune di queste completamente libere alla fruizione e senza servizi tranne la pulizia serale delle stesse.
Il problema serio, di cui ci interroghiamo sempre meno è il fatto che per motivi climatici le spiagge saranno sempre di meno ecco perché è indispensabile soprattutto la tutela ambientale e le politiche di ripascimento.