“E’ forte e vivo il ricordo di quel giorno di libertà – ha dichiarato il primo cittadino di Gaeta, Cosmo Mitrano –, quando nel lontano 19 maggio 1944 le truppe americane ci liberarono dall’occupazione tedesca. Il 19 maggio 1944 fu un giorno radioso per Gaeta. Dopo lunghi mesi di sofferenza – spiega il sindaco –, la gente cominciò a rientrare lentamente in città, che mostrava ai loro sguardi ferite mortali. Purtroppo, il 76% delle abitazioni pubbliche e private erano ormai distrutte o inabitabili, ma nonostante tutto, si ripartì rimuovendo quelle macerie che erano ovunque. Quest’anno la ricorrenza cittadina non potrà essere celebrata come merita ma assume un valore particolare. Alla luce dell’emergenza sanitaria mondiale riflettiamo ulteriormente sul valore di “libertà” in attesa di festeggiare, finalmente, la liberazione dal Covid-19″. “Quella libertà – conclude Mitrano – che provarono i nostri genitori e nonni 76 anni fa e che ancora oggi riecheggia come monito per le nuove generazioni affinché ripudino la guerra, siano promotori di Pace comprendano che il vero valore della convivenza civile è nel libero confronto e nella libera espressione di idee, pensieri e culture. E’ possibile ricostruire e rivivere quei giorni attraverso le struggenti immagini e fotografie tratte dalla collezione del “Museo del fronte e della Memoria” di Salvatore Gonzalez”.
Gaeta onora la memoria ed il ricordo a 76 anni dalla liberazione dall’occupazione tedesca
Il sindaco ricorda il 19 maggio 1944 data in cui dopo lunghi mesi di sofferenza la gente di Gaeta ricominciò a rientrare in città. Ben il 76% delle abitazioni erano ormai distrutte ma lentamente si ripartì