“la storia si ripete! è un ritornello antico che da sempre risuona nelle nostre orecchie per la questione acqua. Oggi, giustamente, c’e un grande allarme perché al problema della torbidità si aggiunge anche il grave problema della presenza di batteri fecali nell’acqua ormai non più potabile.
Il tutto avviene con scarsa informazione e senza una “alleanza” tra i Sindaci del comprensorio per una forte azione comune e di certo più efficace. Intanto alla fine di dicembre nell’assemblea dei Sindaci si è votato l’aumento tariffario con il voto contrario di alcuni comuni.
Noi da sempre impegnati al problema dell’acqua sosteniamo che la via maestra e la fuoriuscita da Acqualatina perché l’acqua è un bene comune ed è necessario riconoscere la gestione del servizio idrico integrato come servizio pubblico.
Tanto in ossequio al referendum del 2011 sulla ripubblicizzazione dell’acqua ma i cittadini vennero traditi.
A Gaeta nel 2008 presentammo una proposta di iniziativa popolare per l’uscita da AcquaLatina perchè già da allora dicevamo che l’azienda faceva pagare ai cittadini di Gaeta e di tutta la provincia un prezzo molto alto in cambio di nulla, né investimenti, né maggiore efficienza, né protezione e miglioramento delle condizioni delle sorgenti. Allora come oggi non siamo stati ascoltati.
Pertanto suggeriamo e sollecitiamo i Sindaci del comprensorio ad intraprendere il cammino della ripubblicizzazione e e della fuoriuscita da Acqualatina. Certo è un percorso lungo e complesso ma con una forte e unanime volontà politica si può raggiungere la meta tanto agognata da tutti i cittadini”.
Ersilia Vitiello
Associazione La Barba di Giove