“Ho appreso con grande emozione la decisione del Prof. Fabio Ricci di rifiutare una prestigiosa proposta giunta dalla Danimarca, per continuare a svolgere il suo prezioso ruolo nella nostra provincia. Il modello della Breast Unit pontina – dichiara il Sindaco Cosmo Mitrano – si conferma infatti quale validissimo strumento per la prevenzione del tumore al seno tanto che, nel Lazio, il centro senologia pontino ha aumentato del 20% la sopravvivenza delle donne che si ammalano”.
Il Prof. Ricci, chirurgo senologo, direttore clinico della Breast Unit del Santa Maria Goretti di Latina – seconda nel Lazio e fortemente voluta dalla direzione generale della ASL pontina – continua a raccogliere consensi ed apprezzamenti anche dall’estero per la sua opera di ricercatore oltre che di medico e docente universitario. Di qualche giorno fa, infatti, la richiesta di ben due Breast Unit danesi di averlo come dirigente a Copenaghen.
“Il nostro cittadino onorario – aggiunge Mitrano – ha preferito declinare cortesemente l’invito per restare nel centro di senologia che deve a lui e alla sua équipe multidisciplinare uno sviluppo veloce e meritevole di apprezzamenti in campo sanitario sia a livello nazionale che internazionale. Il Prof. Ricci, anche in questa circostanza, dimostra l’attaccamento ad un territorio al quale sta dando tanto, confermando la sua grande sensibilità ed attenzione nei confronti delle esigenze di tutte quelle persone che vivono sulla loro pelle una malattia tanto pericolosa quanto, purtroppo, ancora in troppi casi letale”.
In questi anni, la Breast Unit di Latina, che il Prof. Ricci dirige insieme all’altra colonna che è il radiologo Dott. Carlo De Masi, rappresenta un modello di assistenza specializzato nella diagnosi e cura del carcinoma mammario. Un centro che si caratterizza per la presenza di un team coordinato e multidisciplinare in grado di garantire quel livello di specializzazione delle cure, dalle fasi di screening sino alla gestione della riabilitazione psico-funzionale, in grado di ottimizzare la qualità delle prestazioni e della vita delle pazienti (aumentate del 20%); e nel contempo, garantire l’applicazione di percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali (PDTA) in coerenza con le linee guida nazionali e internazionali.
“Il Prof. Ricci – prosegue il primo cittadino – con il sostegno di associazioni di volontariato e di validissimi collaboratori, ha dimostrato che, nonostante tutto, la Sanità può rappresentare un’eccellenza anche in un territorio come la provincia di Latina, spesso trascurato e messo ai margini. Pertanto la scelta del Prof. Ricci, si dimostra ancora più coraggiosa e dettata fondamentalmente dal suo grande amore per il lavoro che quotidianamente svolge e per il quale siamo tutti grati ed onorati di vedere in lui un faro della prevenzione e della diagnosi precoce, ed una persona dalle grandi doti umane tanto da esser stato insignito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del titolo di Commendatore della Repubblica. Intendo infine ringraziare, anche in questa circostanza, i volontari della sezione di Gaeta della delegazione della LILT, attraverso il responsabile della sede Rosario Cienzo, per l’impegno ed abnegazione con cui svolgono le loro attività di sensibilizzazione, informazione e divulgazione”.
E’ opportuno ricordare che, nella Provincia di Latina, vengono diagnosticati ogni anno circa 360 casi di tumore della mammella, anche se in diminuzione prima dell’avvento dell’emergenza da Covid-19, proprio grazie alla diffusione della mammografia, anche e soprattutto all’interno dei programmi regionali di screening. Nel 2015 presso la Asl di Latina è stata istituita la Breast Unit con sede all’Ospedale S.M. Goretti di Latina ed è stato attivato il “Percorso Terapeutico assistenziale” ( PDTA) della paziente affetta da tumore della mammella. Sono state tante le campagne di informazione ed educazione sanitaria avviate in questi anni grazie alle varie associazioni che, come la LILT, fanno parte integrante della Breast Unit, coinvolgendo attivamente Medici di Medicina Generale per la riorganizzazione dell’accesso delle donne al primo esame senologico, presa in carico globale dei casi risultati positivi e successivo follow-up personalizzato. Nell’ambito delle attività previste dal DCA per l’istituzione della Breast Unit presso la ASL di Latina, la Chirurgia Plastica e Ricostruttiva della mammella rappresenta sicuramente un’innovazione. Tale disciplina permette alle pazienti che affrontano il trauma di un intervento di mastectomia, mutilante nel fisico ma più ancora nello spirito, di ritrovare finalmente la dignità femminile. Poter continuare la vita di relazione facendo sì che l’intervento oncologico diventi solo un incidente di percorso rappresenta un obiettivo imprescindibile per una Sanità realmente vicina alla donna. Grazie ad una integrazione virtuosa tra Università Sapienza (Polo Pontino) e ASL Latina, è stato possibile istituire inoltre presso l’Ospedale Santa Maria Goretti tale attività in modo da offrire a queste pazienti, che tra l’altro sono spesso sempre più giovani, tutto il ventaglio tecnico oggi disponibile. La Breast Unit della Asl Latina vedrà presto l’adozione della tomosintesi mammaria o mammografia 3D, una tecnologia all’avanguardia utilizzata per prevenzione senologica che consente di studiare la mammella con una aumentata accuratezza diagnostica nell’individuazione di precoce di lesioni neoplastiche. Il Prof. Ricci e il Dott. De Masi danno ampio spazio alle iniziative socio-culturali che sostengono le donne: dalla musicoterapia al lavoro a maglia per l’esercizio psicofisico delle pazienti. Gaeta, come Roccagorga, Sermoneta e presto anche Aprilia, hanno voluto inserire il Prof. Ricci nell’elenco dei Cittadini Onorari in considerazione del suo impegno in favore delle donne colpite da cancro al seno. A Gaeta lo stesso “medico delle donne” ha voluto fortemente l’apertura di una sede della LILT (Lega Italiana Lotta contro i tumori) come succursale della sede provinciale di Latina di cui è vicepresidente. A Gaeta e nel Lazio meridionale sono così garantite visite gratuite preventive grazie anche al lavoro di volontari che, con Rosario Cienzo quale responsabile, collaborano attivamente per informare, prenotare, portare a visita e organizzare convegni e giornate di formazione alla “cultura della prevenzione”.