I dubbi e i no su un’opera che fa discutere Gaeta.
Il giardino della Cremazione in località Sant’Angelo fortemente voluto dall’amministrazione
Mitrano, continua a far discutere.
Il progetto la cui gestione, attraverso un bando di gara in scadenza il prossimo luglio,
verrebbe affidato ai privati per i prossimi trent’anni prevede la costruzione di un impianto
di cremazione salme. Approvato in via preliminare con delibera del Consiglio Comunale di
Gaeta n.75 del 17/12/2019, è tornato alle cronache in questi ultimi mesi quando cittadini,
associazioni e movimenti politici della città e del comune limitrofo di Itri hanno avanzato le
loro perplessità.
In prima linea sul fronte dell’opposizione politica all’opera troviamo il Partito Comunista di
Gaeta che in una nota stampa dichiara: “…non siamo certo contro i giardini di
cremazione, ci mancherebbe, ma ci opponiamo però insieme ai comitati dei residenti e ai
cittadini del comprensorio, all’ennesimo tentativo della giunta Mitrano di dare in gestione
a privati la costruzione e la gestione di una grande opera sul nostro territorio”. Una netta
presa di posizione anche sul fronte della tutela ambientale e storica del luogo scelto:
“..un’opera con tutti i risvolti negativi dal punto di vista ambientale, paesaggistico e anche
archeologico visto che la zona di Sant’Angelo è circondata da abitazioni, piccole aziende
agricole che rivendono i prodotti nei mercati settimanali del comprensorio e i resti di una
chiesa benedettina del XII sec. e di un torcolarium di epoca romana. Non tralasciando poi
la presenza in quel territorio di unigenite falda acquifera e uno studio degli anni ’90 che di
fatto bloccava già il progetto di realizzazione in quell’area di un impianto cimiteriale”.
Il giardino della cremazione fa discutere in virtù di ragioni ambientali ed economiche e di
trasparenza. I dati ISTAT sui decessi sembrano non giustificare un’opera di tale portata:
“se veramente si voleva fare un’opera utile alla città si poteva progettare un forno
crematorio da poche centinaia di migliaia di euro, invece no, ancora una volta
l’amministrazione apre un bando di gara per un mega investimento privato, senza dare
alcuna alternativa: o il megafono o niente”.
Un progetto che vede schierati dalla parte del NO anche il meetup del Movimento 5 Stelle
di Gaeta, i consiglieri di opposizione D’Angelis e Scinicariello e il candidato sindaco per le
elezioni amministrative che si terranno il prossimo anno proprio a Gaeta, Antonio Salone e
l’ideatore del suo progetto politico Luigi Zazzaro. “Quella del giardino della cremazione è
un’opera che nessuno vuole” affermano quest’ultimi aggiungendo “non era bastata la
costituzione di un comitato di cittadini, la sottoscrizione di una petizione pubblica,
l’interessamento del deputato Raffaele Trano, il parere contrario della provincia sulle
ripercussioni ambientali e il mancato nulla osta paesistico della regione”.
Salone e Zazzaro denunciano la mancata trasparenza attorno al reale fabbisogno che
dovrebbe soddisfare l’impianto e la mancata approvazione del PTPR (Piano paesistico
regionale). Mancano numerosi pareri e prescrizioni e denunciano il fatto che a norma di
legge “i forni crematori devono essere costruiti entro i recinti dei cimiteri e soggetti alla
vigilanza del Sindaco”. Cimitero che in località Sant’Angelo ad oggi non esiste ma, come
conclude Salone “se c’è Mitrano di mezzo non mi sorprenderebbe. Potrebbe realizzare
anche quello”.
Il giardino della cremazione fa discutere anche Itri: le parole del Sindaco Fargiorgio
Il giardino della cremazione continua a far discutere il Golfo. Fortemente
voluto dall’Amministrazione gaetana, il progetto ha oltrepassato i confini fino
ad arrivare nella vicina Itri. Abbiamo chiesto al Sindaco della città, l’Avv.
Antonio Fargiorgio di esprimerci i dubbi e le perplessità della sua giunta e
della sua comunità.
Sindaco, il giardino della cremazione sorgerà secondo il progetto
preliminare in località Sant’Angelo nel Comune di Gaeta. Come spiega
la contrarietà della sua comunità?
La località prescelta è geograficamente contigua ad una zona collinare di Itri
densamente abitata. Il confine esiste solo a livello amministrativo, gli aspetti
ambientali e territoriali non ne risentono. Per questo ho ritenuto doveroso da
primo cittadino preoccuparmi di quella che sta diventando una problematica
di primaria importanza per i miei concittadini.
C’è stato già un confronto con il Sindaco di Gaeta?
Ho avuto modo di confrontarmi con il Sindaco Mitrano a latere di un incontro
tenutosi a metà Febbraio presso il Comune di Gaeta relativamente alle
problematiche del locale Ufficio del Giudice di Pace. E in quella occasione
ho chiesto al Sindaco, anche alla presenza del sub Commissario di Formia,
Dott.ssa Nasti, di avere notizie ed informazioni circa la realizzazione del
giardino della cremazione in località Sant’Angelo di Gaeta. Ho inteso farlo
perché interessato da alcuni cittadini itrani residenti nei pressi del sito
prescelto, ma più in generale perché ritengo eticamente doveroso da parte
mia, valutare l’effetto impattante di un impianto del genere sul territorio
circostante.
Ci sono stati sviluppi? Avete acquisito tutta la documentazione del
caso?
Per mia deformazione professionale ci tengo ad esprimere un parere solo
dopo aver studiato accuratamente tutti gli atti. Ho studiato gli atti prodotti
dal Comune di Gaeta e mi sento di dire che nel procedimento ci sono
passaggi controversi riguardo per esempio il parere sull’emissione dei fumi in
atmosfera e lo scarico di acque reflue per cui c’è stato un diniego espresso
da parte della Provincia. Un progetto di queste dimensioni va assolutamente
attenzionato. Ho incontrato in tal senso anche l’On. Raffaele Trano al quale
ho espresso le mie perplessità. Non è mia intenzione entrare in casa d’altri
ma vedere come nella conferenza di servizi non venga chiamato a discutere
il Comune di Itri non fa altro che alimentare i nostri dubbi.
Quali azioni avete intrapreso e quali sono in essere nell’immediato
futuro?
Come detto abbiamo innanzitutto fatto una richiesta di accesso agli atti al
Comune di Gaeta. Poi tramite mozione, votata all’unanimità, del Consiglio
Comunale di Itri abbiamo dato mandato ad un legale di preparare una diffida
pregiudiziale e una richiesta di chiarimento specifico. Inoltre ci costituiremo
come parte in giudizio davanti al TAR nell’esposto presentato da una privata
cittadina di Gaeta.
Come andrà a finire?
Faccio una riflessione personale: non penso che il Comune di Gaeta revochi
il provvedimento in autotutela. Verosimilmente sulla vicenda dovrà
pronunciarsi il TAR e magari poi in seconda istanza anche il Consiglio di
Stato. La questione è sub iudice e deciderà a questo punto la Magistratura.
Da parte nostra come Amministrazione abbiamo fatto tutto quello che
andava fatto in maniera convinta e consapevole. Aspetteremo gli eventi.
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