Appello accorato al Sindaco del Comune di Gaeta. Beniamino Gallinaro, ambientalista da sempre e già assessore al ramo per il Comune di Formia, ci inoltra un documento a firma dell’Associazione Ecologista La Barba di Giove – Gaeta: “Siamo venuti a conoscenza che l’amministrazione Mitrano intende vendere a un privato l’area sulla quale insistevano degli immobili abusivi nell’area di rispetto del Parco di Monte Orlando.
Dopo che il Comune aveva rifiutato il condono per la trasformazione di alcuni scheletri, risalenti alla fine degli anni sessanta del Novecento, in più di venti appartamenti e a seguito dell’inottemperanza a demolire gli immobili abusivi da parte del proprietario, applicando le norme della legge sull’abusivismo edilizio, tale area è stata acquisita al patrimonio comunale agli inizi di questo secolo dall’amministrazione D’Amante, contestualmente alla demolizione degli immobili.
Nel mentre con una caparbietà degna di miglior causa, il vecchio proprietario continua a chiedere il condono (dopo molteplici sentenze avverse di TAR e Consiglio di Stato) per degli immobili che non esistono più e per di più in un’area che non è più di sua proprietà, l’amministrazione Mitrano, che pur si difende dalle pretese del vecchio proprietario in sede di giustizia amministrativa, con una logica che non riusciamo a comprendere, cerca di disfarsi di un’area di pregio con vista panoramica su tutto il Golfo.
Sembra che a beneficiare della vendita sarebbe un privato, proprietario di una villa vicina che, pare, abbia già in uso parte dell’area, mentre su un’altra parte insiste, in comodato d’uso, il Centro di Recupero Animali Selvatici gestito dall’Ente Parco Riviera d’Ulisse; un servizio fondamentale a servizio del territorio provinciale e che con la vendita a privati verrebbe chiuso.
Pur apprezzando la meritoria passione del privato che ha realizzato un giardino con oltre centocinquanta palme nella sua proprietà, non condividiamo l’intenzione dell’amministrazione comunale di disfarsi dell’area ex Salcri.
Premesso che le passioni mutano, così come mutano i proprietari, e pertanto nulla garantirebbe per il futuro il destino di quest’area, il Comune non riceverebbe alcun beneficio dalla vendita, se non un’irrisoria (quand’anche fosse grande) somma di denaro rispetto al valore naturalistico e paesaggistico del sito che si intende vendere.
La città e i suoi cittadini, al contrario, sarebbero privati di un luogo di pregio e di valore ed il Parco subirebbe un ulteriore manomissione.
Non è la prima volta, infatti, che quest’amministrazione manomette il Parco Regionale Urbano di Monte Orlando.
Ricordiamo il Progetto di un parcheggio presso l ’area degli Spaltoni, che per poter essere realizzato, è stata sottratta al Parco, con la benedizione di tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione sia a livello locale che regionale.
Un parcheggio, che dati alla mano, abbiamo dimostrato essere costoso ed inutile”.
Quindi l’Associazione aggiunge: “Continua la folle politica delle amministrazioni comunali di centrodestra che nell’ultimo ventennio si sono disfatte della proprietà del Campanile di Sant’Erasmo, della Cattedrale, di numerosi beni artistici conservati nel Museo del CSC, di numerosi arredi della Chiesa di Santa Lucia, solo per citarne alcuni.
Passando dal sacro al profano, non dimentichiamo l’area dell’ex ferrovia e vigiliamo sull’area ex Avir.
Ritornando all’area nel Parco di Monte Orlando, chiediamo che essa resti di proprietà del Comune e che
l’amministrazione comunale, in collaborazione con l’Ente Parco, si attivi perché essa sia fruita dai cittadini di Gaeta. Invitiamo tutti a vigilare e a contrastare la paventata vendita”.
Per rispetto verso il mittente e l’associazione – come è nostro costume – pubblichiamo integralmente il documento ma non condividiamo alcuni passaggi a cominciare dal trasferimento dei beni indicati dal Comune all’Arcidiocesi di Gaeta. Il motivo fu solo uno: la CEI non avrebbe finanziato la ristrutturazione necessaria al Duomo se non fosse stato di proprietà della Chiesa Cattolica.
E gli investimenti sono stati notevoli.
Nella storia sono stati tanti gli espropri dello Stato nei confronti dei beni ecclesiastici che la bilancia pende nettamente a favore del pubblico. Le critiche alle amministrazioni comunali di centro destra nascono da una posizione sempre professata di sinistra.
Cose già dette allora schierati su posizioni opposte, con massima trasparenza e rispetto reciproco.
Per il Parco del Monte Orlando ogni metro quadrato va difeso perché dobbiamo lasciare ai nostri discendenti integri quei beni ambientali per i quali lottammo con le unghie e con i denti per la loro costituzione.