La foto dei tre papi. La verità si nasconde nell’immagine – “ATTENZIONE, foto storica sensazionale. E’ una foto degli ultimi tre pontefici della nostra Santa Chiesa. Questa è una foto unica. E’ emozionante vederli insieme. Papa Francesco giovane, insieme a S. Karol e al benemerito Papa Ratzinger. Essi ignoravano, ma Dio già lo sapeva. In pochi l’hanno ricevuta. Distribuitela.” Questo recita il messaggio in un post su Facebook che viene condiviso nel quotidiano. In realtà la foto non è nient’altro che un fotomontaggio. Basta cercare in rete o inserire l’immagine dei tre Papi su Google immagini. Su alcuni siti ancora viene data per originale e storica la foto, mentre la maggior parte di essi ha smascherato il fotomontaggio. Comunque, fotomontaggio o meno, ricordarli non è peccato. Di seguito la foto prima della modifica:
ARTICOLO CORRELATO – FAKE NEWS – IL CORONAVIRUS RENDE STERILI, SOPRATTUTTO GLI UOMINI. 10 nuove bufale confutate dagli esperti del ministero e dell’Istituto superiore di sanità: Disinformazione e fake news sono pericolose sempre, tanto più quando riguardano temi di salute. In un momento di emergenza come quello che stiamo attraversando il flusso di false informazioni, soprattutto in rete e sui social, è particolarmente massiccio e districarsi nel mare magnum di notizie che vengono diffuse non è facile, anche per i più esperti. La raccomandazione che il ministero rivolge a tutti è quindi quella di affidarsi a fonti ufficiali e certificate per non cadere vittime di informazioni scorrette che alimentano ansia e comportamenti inadeguati. Per segnalare le affermazioni false più frequenti il ministero pubblicherà una news settimanale e dedicherà una pagina del sito istituzionale proprio alla raccolta delle principali fake news. A seguire 10 nuove bufale confutate dagli esperti del ministero e dell’Istituto superiore di sanità. 1. Ci si può proteggere dal coronavirus facendo gargarismi con la candeggina, assumendo acido acetico o steroidi e utilizzando oli essenziali e acqua salata. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.