Quarto appuntamento di “Cosa succede in città?”, la rassegna stampa di Formiaé in cui vengono selezionate le principali notizie accadute durante la settimana nel Comune di Formia. Questa settimana al centro della scena, Formiaé pone l’inaugurazione della Littorina, le problematiche riscontrate dall’Itticoltura e alla petizione che stanno portando avanti per la delocalizzare di questi impianti e infine sulla questione legata all’Asilo Nido comunale.
 
PRIMA PIETRA LITTORINA FORMIA

Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti si è recato in visita istituzionale a Gaeta per posare la prima pietra al cantiere della ex Littorina. Si tratta di un percorso ferroviario che collegherà – come in passato – la città di Formia e la città di Gaeta in una sorta di Metropolitana del Golfo. Parliamo di un’infrastruttura importante per l’interscambio di merci e persone, un investimento importante per l’economia comprensoriale. Il cronoprogramma prevede la fine dei lavori tra 18 mesi: la littorina sarà un’attrazione in sé, un trenino che da Formia passerà per il Mausoleo di Cicerone, i XXV Ponti, per poi andare in area consortile e terminare il viaggio alle spalle di Serapo, a Gaeta.

Il Presidente Zingaretti con i Sindaci di Formia e Gaeta all’inaugurazione
PETIZIONE PER LA DELOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI ITTICOLTURA

A dicembre di quest’anno scadranno le proroghe alle concessioni degli impianti di acquacoltura posti al centro del nostro Golfo.Con il metodo della petizione che, chi ci segue, ha imparato a conoscere, abbiamo raccolto quasi 1000 firme per ribadire la necessità di delocalizzare questi impianti, compre previsto da svariati atti amministrativi e di indirizzo di Comuni e Regione Lazio. Regione Lazio che, tra l’altro, ha dichiarato il Golfo di Gaeta “area sensibile”, incompatibile quindi, con attività di pescicoltura. Sia chiaro, non diciamo che queste attività devono scomparire: chiediamo semplicemente che vengano delocalizzate, così da salvaguardare anche i posti di lavoro. Perché? Se non lo avete già fatto, vi invitiamo a leggere l’articolo nel quale spieghiamo come mai è necessario delocalizzare gli impianti. Riscontriamo l’interrogazione dell’on. Simeone su questo tema e il lavoro che l’on. Onorati, Assessore al ramo in Regione Lazio, sta portando avanti. Che dire, vi faremo sapere. Così come speriamo di conoscere le azioni che, il Comune di Formia, sta portando avanti. Il tempo è poco, è necessario darsi da fare!

Le vasche degli impianti di itticoltura nel golfo di Gaeta
ASILO NIDO COMUNALE, LA RISPOSTA DEL TAR

Il Tar del Lazio ha annullato l’affidamento del servizio di gestione dell’asilo nido comunale di Formia al Consorzio Intesa. Una scelta che deriva dal ricorso presentato dalla Cooperativa Gialla, l’attuale soggetto che gestisce il servizio. Il Comune di Formia, che si è costituito in giudizio contro i ricorrenti, è stato condannato al pagamento delle spese processuali. Come mai lo abbia fatto, francamente, è da capire. Ogni qual volta un’azienda, in seguito ad appalto, fa ricorso al TAR, il Comune si costituisce? Certo che no! Come mai questa volta ha deciso di farlo? Nei prossimi giorni cercheremo di capirne di più. Ciò che sappiamo è che la gestione di un servizio così importante necessità di professionalità elevate e strutture idonee. In merito a quest’ultimo punto, ricordiamo che sono terminati i lavori per la costruzione del nuovo Asilo Comunale in via Acqualonga (dietro la Guardia di Finanza di Formia). Si tratta di un finanziamento assegnato al Comune molti anni fa e presto i bambini potranno trasferirsi nella nuova struttura, covid-19 permettendo.

L’asilo nido comunale di Formia nella darsena La Quercia
OFF TOPIC: ALTA VELOCITA’ A CASSINO

Off topic: domani pomeriggio (domenica, h18) a Cassino viene inaugurata la prima fermata dell’Alta Velocità. È una notizia estremamente importante anche per il nostro territorio. Perché? La presenza dell’autostrada e dell’alta velocità garantirà a Formia e al comprensorio collegamenti, servizi e investimenti fondamentali. Certo, bisognerà correre ed investire sul raddoppio della Formia-Cassino e realizzare la strada “ex Pedemontana” per superare Formia a monte. Ma pensateci: il Lazio del sud, finalmente, sarà davvero integrato: giustizia, sanità, turismo, industria, università, mobilità. Saremo pronti a questa sfida?Di questo parleremo la prossima settimana