” Se, col senno di poi, potessimo tornare indietro nel tempo fino al giorno in cui la strada Litoranea è stata costruita -escludendo di fatto il passaggio a monte della città per farlo sul mare- faremmo certamente la scelta contraria. Ma non si può. Perché diciamo questo? Perché dobbiamo fare di tutto per evitare che un errore del genere si ripeta.
Il finanziamento per l’abbattimento e ricostruzione dell’Istituto Pollione pone alcune questioni che vanno ben al di là della scuola in sé e della didattica. C’è un’opportunità di rigenerazione urbana della città e di uno dei suoi centri storici più importanti che non può essere accantonata! Ma andiamo con ordine. Ricostruire in loco oppure delocalizzare? Se si decide di delocalizzare, dove? Nel ragionamento va considerato solo l’Istituto Pollione? Partendo da quest’ultimo interrogativo, i dati dimostrano come le iscrizioni alle scuole superiori della città siano in costante diminuzione: il Fermi, il Tallini e il Filangieri – citiamo questi esempi perché saranno parte della proposta che andremmo a fare – ne sono un esempio. Ci troviamo in pieno centro plessi scolastici molto grandi rispetto alla domanda didattica. Non considerare questo fatto ci porterà ad avere, nei prossimi anni, molte strutture scolastiche sovradimensionate ed inutilizzate. Consapevoli che la priorità è quella di liberare l’attuale spazio occupato dall’edificio del Vitruvio Pollione, di lasciare la didattica della scuola media all’interno del quartiere e, ovviamente, di non perdere il finanziamento, proponiamo una terza via rispetto a quelle proposte fino ad oggi.
Una terza via che va oltre la ricostruzione in loco e che permetterebbe la rigenerazione urbana dell’intero quartiere di Mola oltre che un organizzazione più efficiente dell’offerta scolastica nella nostra città. La prima cosa da fare è quella di siglare un accordo di programma tra Comune e Provincia (cui compete l’istruzione media secondaria) per permettere lo spostamento della scuola media Pollione nell’attuale Filangieri.
Questo perché abbattendo la Pollione, si potrebbe costruire un plesso scolastico nei terreni di proprietà comunale adiacenti all’Istituto Tallini (Geometri) e trasferire lì il Filangieri. Il tutto, garantirebbe anche un risparmio notevole in quanto alcune strutture (come la palestra, nuovissima al Tallini) sarebbero già disponibili. I ragazzi della Pollione, quindi, al termine dei lavori a Penitro verrebbero spostati presso il Filangieri e solo a quel punto avverrebbe l’abbattimento dell’attuale scuola media. Questo creerebbe un’ulteriore opportunità in quanto il Filangieri può ospitare molti più studenti rispetto alla Pollione. Il che permetterebbe di far convergere, in futuro, non solo gli alunni della scuola media ma anche quelli della De Amicis.
Ricapitolando, quindi, questa proposta permetterebbe di lasciare la scuola media Pollione a Mola, porterebbe a Penitro il Filangieri (frequentato da molti studenti di Minturno, Castelforte, Cellole, Spigno, San Cosma) e darebbe la possibilità di rigenerare urbanisticamente un quartiere che soffre la mancanza di aree pedonali, di aggregazione, a ridosso del mare.
Insomma, abbiamo il dovere di provarci fino in fondo. È un’opportunità, questa, che non si presenterà per i prossimi 50/70 anni e non possiamo farci sfuggire questa occasione. Per questo, consapevoli di questa grande opportunità, ci rendiamo disponibili a collaborare ai vari livelli istituzionali anche attraverso i nostri rappresentanti in Provincia e in Regione”.
PARTITO DEMOCRATICO
DI FORMIA