Si è svolto venerdì 24 gennaio presso il Circolo del PD di Formia un interessante incontro dibattito sul tema della scuola dal titolo “La Scuola priorità per l’Italia; idee, proposte, criticità” che ha visto confrontarsi Camilla Sgambato della Direzione Nazionale e responsabile nazionale del PD per scuola, università e ricerca, con operatori della Scuola e semplici cittadini, iscritti e non al partito.
Tanti sono stati gli interventi nel dibattito e molte le istanze presentate all’ospite politico. L’incontro è stato introdotto dal Segretario del PD di Formia Luca Migliozzi, c’è stata poi la relazione introduttiva del docente Giuseppe Morelli, mentre la docente Giovanna Frunzio ha moderato il dibattito.
Punti salienti emersi dall’incontro, hanno visto in primis la Sgambato confermare il pieno e prioritario impegno del Partito Democratico a rimettere al centro dell’azione politica del governo la scuola e la formazione, garantendo le stesse opportunità dalle Alpi a Lampedusa, con l’obiettivo di superare le disuguaglianza attualmente esistenti non solo tra il Nord e il Sud del Paese, ma anche tra aree interne e città metropolitane, tra centro e periferie, come rivelano ogni anno i dati OCSE PISA e quelli INVALSI.
Il Partito si è impegnato ad estendere su tutto il territorio nazionale il tempo pieno, lavorando in sinergia con gli enti territoriali, soprattutto nelle aree disagiate del Paese in cui manca quasi del tutto.
La Sgambato ha ammesso durante l’incontro che nella sessione di bilancio appena conclusa ci sono stati passi avanti rispetto ai tagli del governo precedente, ma con stanziamenti ancora non sufficienti, a causa dell’eredità terribilmente gravosa lasciata dal Governo gialloverde a trazione Salvini, leggi clausole IVA per 23 miliardi, che hanno
impedito ulteriori investimenti a favore del settore istruzione.
C’è comunque grande soddisfazione per il primo passo compiuto, con un importante investimento non solo sulle rette dei nidi per le famiglie, ma anche per le risorse che saranno date ai comuni per la costruzione dei nidi laddove mancano, un passo importantissimo che dimostra quanto il partito democratico voglia investire nella realizzazione della piu importante infrastruttura sociale del Paese. L’impegno continuerà sicuramente nella prossima legge di bilancio per favorire il tempo pieno dappertutto.
L’altra proposta del partito è quella di aumentare gradualmente l’obbligo scolastico dai tre ai diciotto anni, ovviamente prevedendo una riforma dei cicli e con più ore settimanali di lezione. La Scuola che funziona è volano di sviluppo ed infatti, accanto alla crescita culturale derivante dall’estensione del tempo scuola uguale su tutto il territorio nazionale, ne deriverà anche un immediato impulso alla crescita economica e occupazionale, specie nelle regioni meridionali.
Altro punto toccato è stata la necessità e l’impegno del Partito di ridare autorevolezza e prestigio sociale alla scuola ed ai suoi operatori, non solo con il giusto riconoscimento economico, oggi molto al di sotto della media europea, ma anche dando gli strumenti giuridici e tecnici per svolgere meglio il proprio lavoro.
A tal fine ci sarà l’impegno per aumentare la percentuale di risorse per l’istruzione in relazione al PIL, mantenendo inalterati i saldi finanziari reali. In particolare sarà così possibile ridurre il numero degli allievi nelle classi numerose (le cosiddette classi pollaio) che sono un ostacolo a dir poco insormontabile per una didattica efficace ed inclusiva, estendere il tempo scuola e adottare modelli organizzativi più articolati e flessibili.
Il partito, ha ribadito la Responsabile Nazionale PD, lavora per arrivare alla scuola a costo zero, azzerare cioè i costi dell’istruzione per le famiglie con redditi medio bassi, dal nido all’università, per rendere reale il diritto allo studio universale.
Una volta avviato un sistema che sia organizzato in modo da garantire didattiche innovative, efficienza, efficacia ed economicità, nessuna componente potrà sottrarsi ad un giudizio valutativo e all’obbligo di continuo aggiornamento (formazione continua) in modo da avere un sistema istruzione sempre al passo con i tempi.