Camminare insieme in una nota stampa comunica: “Fondi è una città piena di sorgenti e di acqua di qualità e, da paese antico quale è, ha da sempre salvaguardato e ben utilizzato la sua acqua, come gli antichi Romani hanno insegnato a fare a tutto il mondo.
C’erano una volta tante fontanelle, ogni quartiere aveva la sua, tutte allegre, vive, scroscianti. Con le piazze e le piazzette in cui erano costituivano tanti centri attrattivi, tanti luoghi di incontro in cui si svolgeva la vita comunitaria, la vita “pubblica” dei nostri padri e dei nostri nonni. Intorno a loro si è dipanata la storia antica del nostro amato paese, con le donne a riempire le “cannate” da portare a casa e gli uomini le fiasche prima di andare in campagna.
Le fontane erano emblema e spirito dell’acqua pubblica, dell’acqua di tutti, dell’acqua della comunità.
C’erano tante fontanelle vive, allegre e scroscianti. Molte di esse, forti e tenaci come la tempra dei nostri anziani, sono sopravvissute alla barbarie del consumismo sfrenato, allo sfaldamento dello stesso senso di comunità, al “se vuoi bere, va’ al bar”. Tante antiche fontane di quartiere sono ancora là al loro posto a resistere all’abbandono, all’incuria, al degrado in cui noi, ingrati eredi di tanto patrimonio, le abbiamo lasciate. Ora sono lì, sempre al loro posto, tranne qualcuna che hanno proprio trafugato, ma sono morte, malinconiche, mute.
Noi pensiamo che non meritino questo destino, per quello che rappresentano nella memoria storica della città, perché sono di per sé simbolo stesso dell’acqua “pubblica”, perché sono emblema della tradizionale ospitalità fondana per l’accogliente ristoro che possono offrire al turista che ci viene a trovare.
Per questo chiediamo con forza all’amministrazione e alla forza politica che guida (?) Fondi da un quarto di secolo e che è responsabile della scelta di chiudere, abbandonare, eliminare le fontanelle, di ripensare a queste scelte e di ridare vita a questo tradizionale patrimonio della nostra città. Sollecitiamo Sindaco ed Assessore competente a provvedere al ripristino e alla manutenzione di tutte le fontane in tempi brevi, soprattutto in vista dell’estate e quindi della maggiore necessità di utilizzo
Abbiamo provveduto ad un rapido e, probabilmente, incompleto censimento. Abbiamo individuato 34 fontanelle nel centro urbano. Di esse solo 12 sono funzionanti, 12 necessitano di una manutenzione urgente, 10 hanno bisogno di un intervento più complesso di ripristino.
Ci sembra peraltro assurdo che lì dove si è intervenuto a costruire un pur piccolissimo parco pubblico (Parco Falcone), oppure ad una risistemazione complessiva del quartiere (Spinete), non sia balenato in mente a progettisti ed amministratori di installare nemmeno una fontanella.
E dire che nel resto del mondo civile le fontanelle pubbliche si salvaguardano e si tutelano. A Roma è stata creata un’app che mappa le fontane e indica ai cittadini e ai turisti dove poter trovare quella più vicina. Non chiediamo un intervento simile, anche se rientrerebbe benissimo nel progetto di Smart City che fu tanto propagandato qualche anno fa e per il quale sono stati spesi fior di euro ma di cui nessuno ora sa nulla. Basterebbe inserire un’indicazione nelle poche mappe della città disponibili per i turisti.
Inoltre sarebbe auspicabile dotare tutte le fontane di un cartellino identificativo con QR code per facilitare le segnalazioni di malfunzionamento.
E trattando il tema “fontane”, vogliamo essere audaci e riproporre una nostra idea già avanzata nell’agosto 2020: una fontana artistica, anche non monumentale ma significativa ed attraente, per Porta Roma. La aveva, e pare fosse bellissima. Per invertire la tendenza al progressivo degrado del quartiere, si può anche iniziare da piccole semplici opere come una fontana, progettata con un concorso di idee aperto ai giovani architetti.
Immaginiamo già quali saranno le contestazioni della maggioranza a queste nostre proposte perché le hanno ripetute come tediosa cantilena a tutti quelli che in questi ultimi anni hanno avanzato suggerimenti simili: spreco di acqua, costi eccessivi, vandalismo. Ad esse sappiamo come rispondere, con soluzioni concrete e ponderate, come è nostra abitudine e come si contraddistingue il nostro modo di impegnarci per il bene comune, per la nostra comunità.
Di seguito pubblichiamo foto esemplari delle condizioni in cui versano le “nostre” fontanelle.”