FONDI – Si è tenuto venerdì 20 agosto nella suggestiva cornice della Tenuta Sugarelle a Salto di Fondi, il convegno Pesca quale futuro organizzato dal Flag Mar Tirreno Pontino e Isole Ponziane. L’incontro ha acceso i riflettori su un settore molto fiorente nel territorio che tuttavia ha bisogno di essere rilanciato attraverso un programma ecosostenibile. Fra gli obiettivi del Flag, il gruppo di azione locale finalizzato alla pesca, la valorizzazione del pescato locale e al tempo stesso puntare sulla sua tipicizzazione per distribuirlo al mercato nazionale.
Nel corso dell’interessante pomeriggio sono intervenuti Mario Di Ciollo della Cooperativa Pescatori di Fondi,Carlo Gallozzi Presidente dell’Organizzazione di Produttori Le Badie, Roberta Fiore Biologa nutrizionista, il Presidente del Flag Mar Tirreno Pontino e isole Ponziane Mauro Macale, il Direttore dell’Ente Parco Naturale Monti Ausoni e Lago di Fondi Lucio De Filippis, il Sindaco di Monte San Biagio Federico Carnevale e l’assessore Claudio Spagnardi per il comune di Fondi, l’Euro Parlamentare e membro della commissione all’agricoltura della U.E. Salvatore De Meo e il vice presidente della XII commissione della Regione Lazio con competenze in tutela del territorio ed erosione costiera Salvatore La Penna. «Attingendo dal nuovo fondo dedicato alla pesca della Comunità Europea abbiamo intercettato il 55% dello stanziamento totale che servirà alla gestione vera e propria della pesca, dell’acquacoltura e delle flotte – ha spiegato Mauro Macale Presidente del Flag Mar Tirreno Pontino e isole Ponziane – fra le altre cose, oltre ad incentivare la presenza dei giovani nel settore, sono previste compensazioni per i pescatori costretti a fermi temporanei, contributi per coloro che demoliscono, sostegni per lavori di ammodernamento e di miglioramento “sostenibile” delle prestazioni dei pescherecci».
I fondi elargiti dal FEAMPA, Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura, si basano su quattro priorità: la promozione di una pesca sostenibile con forte riduzione di CO2; la conservazione delle risorse e sostenibilità ambientale; la blu economy; la governance internazionale di mari e oceani con interventi per lo sviluppo delle comunità costiere. «Il nostro obiettivo è mettere a sistema, la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica che deve essere assicurata ai nostri pescatori, per delle migliori condizioni di vita, con una formazione ed aggiornamento professionale continuo e costante – ha proseguito Macale – Riteniamo necessario garantire agli operatori la possibilità di intercettare e utilizzare le risorse snellendo quegli iter burocratici eccessivamente lenti che fino ad oggi hanno fortemente condizionato l’andamento della gestione del settore».
L’EuroParlamentare Salvatore De Meo ha aggiunto «Condivido l’idea non solo di fare rete ma di accompagnare i Comuni, e so che c’è anche a tal proposito un progetto della Regione Lazio, affinché si possa lanciare uno strumento del Concorso Nazionale per individuare modelli gestionali che possano essere indirizzati a potenziare il territorio. Siamo alle porte di una stagione straordinaria di risorse, che non sono solo quelle straordinarie ed il nostro dovere è intercettarle e farle ricadere sul nostro territorio, che è un punto di riferimento per la regione, e deve essere rilanciato praticamente da subito».
Si è parlato poi del Cefalo Calamita tipico del Lago per la sua facile adattabilità alle acque dolci e salmastre, Mario Di Ciollo della Cooperativa Pescatori di Fondi, ha raccontato delle difficoltà di far apprezzare questo tipo di varietà di pesce anche ai pescatori stessi che lo consideravano una varietà poco pregiata. La biologa nutrizionista Roberta Fiore ha reso note le caratteristiche organolettiche del “Calamita” ricco di proteine e di Omega3, che lo rendono adatto ad ogni età e a qualsiasi tipologia di dieta. A concludere l’incontro il vice presidente della XII commissione della Regione Lazio Salvatore La Penna «Oggi finalmente c’è una sensibilizzazione diversa,dovuta ad interventi legislativi, all’informazione ma anche alla pandemia che ci ha messo a disposizione strumenti finanziari nuovi. Per usufruirne a pieno è indispensabile avere una nuova visione del territorio e della sua innovazione che va da quella tecnologica e digitale alla realizzazione di infrastrutture materiali ed immateriali. L’importante è che ci sia sinergia fra le parti, perché i fondi messi a disposizione non si intercettano se non si condivide un progetto d’insieme e non vengono coinvolte le macro filiere».